Pedinato da un detective privato mentre è in malattia: licenziato dipendente Metro

26 marzo 2022 | 10:34
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Pedinato da un detective privato mentre è in malattia: licenziato dipendente Metro

I sindacati attaccano: “Motivazioni non fondate”. Scatta lo stato di agitazione

E’ stato fatto pedinare e seguire da un’agenzia di investigazioni privata mentre si trovava in malattia al di fuori delle fasce orarie di reperibilità Inps. E con il materiale raccolto Metro, società municipalizzata che gestisce i parcheggi a Lucca, ha deciso di licenziare il lavoratore. Sul provvedimento tuttavia è polemica e i sindacati ritengono “non fondate” le motivazioni dell’azienda.

A dirlo sono Edoardo Gandolfo della Filt Cgil di Lucca e Nicola Da San Martino della Fit Cisl: “La cosa che più ci ha sconcertato – affermano – è il fatto che, per allontanare il lavoratore, l’azienda si sia affidata ai servizi di un’agenzia investigativa, che ha pedinato il lavoratore mentre era in malattia fuori dalle fasce orarie di reperibilità Inps. Questa operazione ha presumibilmente comportato un esborso da parte dell’azienda. Denaro che avrebbe trovato decisamente miglior impiego se investito sul versante tecnico, viste le carenze dei parcheggi nella struttura, come telecamere guaste e ascensori fuori servizio, cose essenziali anche dal punto di vista della sicurezza”.

Secondo i sindacati sono numerosi i problemi da affrontare sul fronte del personale della società partecipata. “La Metro, licenziando un lavoratore, può sicuramente abbattere i costi, facendo così bella figura in sede di bilancio – proseguono i sindacalisti – ma d’altro canto non sembra pensare al rimpiazzo dei licenziati nemmeno con personale a tempo determinato: oltre al lavoratore dei parcheggi, è stata licenziata -per giusta causa- e mai rimpiazzata a marzo 2020 la ex responsabile di livello apicale dell’ufficio turistico di Piazzale Verdi. Oltretutto, questo avviene in previsione della presa in carico dal Comune di ulteriori servizi, rendendo così drammatica la carenza di organico”.

“Siamo sinceramente preoccupati per la qualità del servizio offerto e non siamo gli unici a dirlo, ma lo afferma soprattutto l’utenza, anche a mezzo stampa. – proseguono le sigle -. Alla buona volontà che i lavoratori mettono nei loro compiti quotidiani non corrisponde nessun tipo di riconoscimento dall’azienda, ma solo la continua richiesta di compiti supplementari e maggiore flessibilità, con un premio produzione fermo da anni, e addirittura con possibili demansionamenti paventati dalla direzione.  In tutto questo ci chiediamo quale sia la posizione dell’amministrazione comunale”.

Intanto i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale.