Funerali “pilotati” da medico e agenzie funebri: scoperto un giro di favori e corruzione per lucrare sulle esequie

30 marzo 2022 | 15:22
Share0

Un ematologo e un necroforo dell’Asl sospesi dall’esercizio: il professionista sarebbe stato spinto a indirizzare i familiari dei morti a scegliere le stesse aziende per l’estremo saluto

Un giro di favori, corruzione e “corsie preferenziali” per alimentare l’industria del caro estinto, lucrando sui lutti delle famiglie e a scapito di aziende sane, creando un meccanismo di concorrenza sleale nel settore delle onoranze funebri. Un sistema gelatinoso che secondo la procura coinvolgeva perfino un medico ematologo, che è stato sospeso dalla professione. Sarebbe stato corrotto da almeno un’agenzia di onoranze funebri che avrebbe lucrato sulle spese per le esequie di defunti, le cui famiglie venivano indotte, secondo l’accusa, a scegliere, per i funerali la loro e altre aziende operanti nel settore delle onoranze funebri. I fatti risalgono all’ultimo periodo del 2019 e al 2020.

Al centro dell’inchiesta della procura di Lucca, delegata agli investigatori della squadra mobile di Lucca, ci sarebbe proprio il medico ematologo che è accusato di abuso d’ufficio ed è stato colpito dalla sospensione dall’esercizio di qualsiasi servizio o funzione pubblica. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti che hanno notificato nella mattinata di oggi le misure cautelari firmate dal gip di Lucca, il professionista era in servizio in una struttura privata della Versilia, convenzionata però con il servizio sanitario nazionale: il medico sarebbe stato corrotto da uno dei titolari di una agenzia e sfruttando il suo ruolo avrebbe indotto, con la complicità del cotitolare di una agenzia di onoranze funebri le famiglie a scegliere determinate aziende per le esequie dei propri cari.

Lo stesso provvedimento è toccato anche anche ad un necroforo in servizio all’ospedale Versilia, e che ha agito sfruttando la sua posizione, e con la totale estraneità ai fatti – è bene sottolinearlo – dell’azienda sanitaria: anche lui è accusato di abuso di ufficio per aver violato il dovere di imparzialità e correttezza nello svolgimento delle sue funzioni. Sul tavolo del magistrato è finita anche la posizione del cotitolare di una agenzia di onoranze funebri che avrebbe corrotto il medico con l’obiettivo di assicurarsi il funerale di una persona che era morta nella struttura sanitaria convenzionata dove l’ematologo lavorava.

L’imprenditore è stato colpito dalla misura dell’obbligo di presentazione periodica alla polizia giudiziaria insieme ad un suo collaboratore che, per l’accusa, avrebbe concorso nella corruzione al medico.

La delicata indagine che è nata da un esposto presentato alla procura ipotizza che i dipendenti di strutture sanitarie della provincia, finiti sotto la lente, abbiano utilizzato la propria posizione, d’accordo con titolari di imprese di onoranze funebri con sede in Lucchesia ma soprattutto in Versilia, per indurre i familiari dei defunti a scegliere certe aziende piuttosto che altre per i funerali dei congiunti. Ad uno degli indagati, fra l’altro, viene anche contestata l’accusa di aver esercitato abusivamente la professione sanitaria, spalleggiato, per gli inquirenti, da altre persone regolarmente iscritte ad ordini professionali sanitari.

Nel corso dell’indagine sono state effettuate anche 6 perquisizioni che hanno consentito di sequestrate materiale informatico e un ingente quantitativo di medicinali e presidi sanitari su cui gli inquirenti stanno svolgendo accertamenti per verificarne la provenienza.