I catalizzatori delle auto nel mirino dei ladri: contengono platino, bottino ghiotto per i malviventi

5 aprile 2022 | 16:00
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I catalizzatori delle auto nel mirino dei ladri: contengono platino, bottino ghiotto per i malviventi

Un furto “veloce” che fa guadagnare, una volta venduto, da 50 a 200 euro a seconda della marca della vettura

I furti delle auto, a quanto pare, vanno meno di moda. Si assiste infatti ad una sorta di evoluzione del furto di macchine che è quella del furto parziale.

I malviventi, ora, prendono di mira i “pezzi” e il fenomeno recente riguarda i furti dei catalizzatori, ossia le marmitte, diventate un bottino ghiotto per le bande dei ladri, come spiegato alla nostra redazione dal titolare della carrozzeria Stadio di Camaiore, Sandro Castoro. Al loro interno ci sono infatti metalli nobili, come il platino.

Un furto veloce, bastano pochi attimi, quello dei catalizzatori, che fa guadagnare, una volta venduto, da 50 a 200 euro a seconda della marca di auto.

Risale allo scorso 2021 il colpo grosso messo a segno all’Ersu, l’azienda dei rifiuti che serve tutti i comuni della Versilia, eccetto Viareggio: il bottino è stato 53 marmitte catalitiche.

Poi ci sono bande che rubano le batterie vendute dai 5 a 8 euro, e in tanti di anni di lavoro, è capitato di rimanerne vittima anche il titolare di una carrozzeria di Torre del Lago

Un “pezzo” è sicuramente più facile da piazzare, rispetto a una vettura,  anche mettendolo in vendita on line. Ma per chi subisce il colpo sono danni costosi da riparare in carrozzeria, come una portiera forzata o un vetro del finestrino infranto, o in un’officina meccanica.

Quasi un ritorno al passato, come negli anni ’80, quando a finire nel mirino dei malviventi era l’autoradio. All’epoca ci si difendeva sfilando lo stereo, appena parcheggiato, nascondendolo sotto a un sedile, o portandoselo a casa.

Non mancano, poi, i furti di pneumatici  e tergicristalli, come di oggetti, borse in particolare, lasciati incustoditi sui sedili.

Poche le denunce di furto presentate sia negli uffici del commissariato di polizia  che in caserma dei carabinieri  (a meno che che le vittime non siano coperte da assicurazione, perchè in questo caso è un atto necessario) e le forze dell’ordine invitano i cittadini a presentarle, comunque, anche se contro ignoti.