Noto ciclista appare sulle bottiglie d’acqua sponsorizzate da Del Piero e fa causa

Voleva 250mila euro, i giudici gliene hanno riconosciuti 15mila
Si è riconosciuto nel noto spot televisivo dell’acqua Uliveto, quello con Del Piero, e siccome anche lui è un ex sportivo, ha chiesto e ottenuto il risarcimento dei danni dalla famosa ditta di acque minerali. L’ex ciclista professionista Rinaldo Nocentini ha fatto causa alla Uliveto spa, la nota società di acqua minerale, per essere apparso in uno spot pubblicitario senza il suo consenso. L’atleta si era riconosciuto in una delle famose pubblicità, il cui il testimonial principale era Alessandro Del Piero, riguardante “l’acqua della salute” e aveva chiesto al Tribunale di Arezzo 250mila euro di risarcimento danni, e ora i giudici gli hanno dato ragione ma gli hanno riconosciuto solo 15mila euro, perché la sua fama sportiva all’epoca degli spot televisivi era divenuta media e non più alta come negli anni precedenti.
La Uliveto in quegli anni imbottigliava l’acqua minerale alla sorgente di Vicopisano. L’ex ciclista potrà ovviamente ricorrere in Appello se intende provare ad ottenere una cifra maggiore. Si vedrà. Nato a Montevarchi nel 1977 ed attualmente residente a Monte San Savino, in provincia di Arezzo, Nocentini è stato ciclista professionista dal 1999, conquistando alcuni successi che lo hanno reso noto in ambito sportivo. Tra questi vanno annoverati un Giro della Toscana (anno 2003), una maglia gialla, tenuta per otto giorni nel Tour de France del 2009, mentre nel 2006 era stato convocato a rappresentare l’Italia nel Campionato mondiale di ciclismo su strada. Ha lasciato l’attività di professionista tra il 2018 ed il 2019.
Nocentini ha chiamato in giudizio la Acqua e terme di Uliveto spa che ha precisato in comparsa di risposta di aver iniziato, e poi mantenuto un rapporto di collaborazione con Alessandro del Piero e che questi era il testimonial “dell’acqua della salute” ed appare nelle pubblicità radiofoniche e televisive, su carta stampata e sui “fardelli” di acqua (cioè involucri di plastica che racchiudono le bottiglie di acqua). La società, nell’ambito della sua attività di sponsorizzazione, con iniziative intraprese in tale contesto, (intorno al 2014) ha realizzato, per un breve periodo, 4 tipi di “fardello” a tema sportivo, raffiguranti un podista, una pallavolista, un ciclista o una tennista, tutti impegnati nella loro specialità sportiva. In calce al fardello si legge lo slogan “chi fa sport ha bisogno di minerali e beve Uliveto” a firma di Alessandro del Piero.
Il ciclista Nocentini si è riconosciuto nella foto, riportata nei fardelli delle bottiglie, mentre sta pedalando e ha quindi chiesto un risarcimento danni, dal momento che la sua immagine è stata fotografata nelle bottiglie ma senza il suo preventivo assenso. L’atleta ha voluto sottolineare il suo diritto all’immagine, quale diritto personale ed inalienabile, che connota, qualifica e distingue ciascun individuo, per cui una foto, rappresentante un individuo, identificato e noto alla collettività, come la sua, avrebbe dovuto essere preceduta da un consenso chiaro ed esplicito dello stesso. Nel caso di specie, appurata la notorietà dell’attore, la società convenuta avrebbe inteso sfruttare la stessa, secondo la sua tesi, utilizzando la sua immagine per poter così pubblicizzare, e così aumentare la vendita di acqua minerale, senza preventivo consenso. E i giudici aretini gli hanno dato ragione.
La sentenza di risarcimento
Si legge infatti in sentenza: “In punto di notorietà del ciclista, questo giudice ritiene che la stessa possa ritenersi ‘di media portata’ ed avrà avuto il suo culmine, come si rileva dai traguardi raggiunti, nel 2009, quando Nocentini tenne la maglia gialla per otto giorni. Tale evento si è però verificato 7 anni prima della rappresentazione del ciclista sulle bottiglie della società convenuta e la dicitura ‘un ciclista’ sta a significare che la foto della bottiglia voleva rappresentare la figura dello sportivo, più che quella di Rinaldo Nocentini. Il ciclista, così come il podista, la pallavolista e la tennista, appaiono, sui fardelli di acqua minerale naturale Uliveto, come sportivi intenti a perseguire, con lo sforzo loro richiesto, risultati positivi senza che risultino importanti e decisivi i loro nomi e cognomi.
L’immagine non è firmata da nessuno tra gli atleti raffigurati ed, a lato dell’immagine, appare la dicitura ‘chi fa sport ha bisogno di minerali e beve Uliveto’, con la firma autografa di Alessandro del Piero. Nella fotografia del ciclista Rinaldo Nocentini, come in quella degli altri atleti, deve aver avuto rilievo, per gli acquirenti le bottiglie dell’acqua Uliveto, la figura di un giovane atleta e non già il nominativo e la notorietà dello stesso. Conta cioè il desiderio di bere quell’acqua, come salutare e consona allo sforzo che si nota. Per tale motivo questo Giudice, ritenendo possibile che l’immagine di Nocentini sia quella che appare nei fardelli dell’ acqua minerale Uliveto, ritiene di dover contestare l’ammontare della richiesta economica, a titolo di risarcimento danni. Tutto ciò premesso e rilevato, la richiesta di euro 250mila risulta assolutamente esorbitante, mentre appaiono equi e consoni al presente contenzioso gli importi, citati dalla Società convenuta, in relazione al ‘prezzo del consenso’, che, secondo vari Tribunali, si attesta, in maniera diversa per persone fotografate ma sconosciute, dalle foto di persone di ampia notorietà.
Al riguardo questo Tribunale, dichiarando non infondata la domanda attorea, dispone darsi conferma all’ordinanza del 2018, contenente l’offerta di liquidazione all’attore della somma di euro 15mila ma dall’attore rifiutata. Il Tribunale di Arezzo condanna Acqua e Terme di Uliveto spa, a pagare a Rinaldo Nocentini euro 15mila come da motivazione”. Il primo grado del processo si è chiuso. Se ci sarà un processo di secondo grado si potrà sapere solo nelle prossime settimane.