Arrivano pizze alla Misericordia ma nessuno le ha chieste: falsi ordini in tre sere di fila, è caccia all’autrice dello scherzo

9 aprile 2022 | 08:58
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Arrivano pizze alla Misericordia ma nessuno le ha chieste: falsi ordini in tre sere di fila, è caccia all’autrice dello scherzo

Ordinazioni in 4 diverse attività per 20 persone da mercoledì a ieri, il governatore si rivolge ai carabinieri

Al telefono la donna è gentile ed educata. Utilizzando una utenza irrintracciabile ordina 20 pizze per la Misericordia Santa Gemma Galgani di Camigliano: con cortesia e modi insospettabili chiude la telefonata con la pizzeria, chiedendo la consegna alla sede di Camigliano per le 22 o le 22,30. Peccato che né il magistrato, né alcun volontario della Misericordia ne sia in nessun modo a conoscenza. L’ordinazione nondimeno arriva precisa come un orologio svizzero, lasciando a bocca aperta sia il personale della pizzeria che, soprattutto, quello della stessa Misericordia.

E’ quello che accade ormai da tre sere consecutive, l’ultima proprio ieri quando alla confraternita era presente un summit dei formatori dell’alta Toscana, in tutto una trentina di persone provenienti da Carrara, Massa e perfino Firenze. Il governatore Daniele Berti si è così trovato ancora una volta nell’imbarazzo. Si è deciso di pagare il conto – 160 euro – e di sporzionare le pizze e allestire un improvvisato buffet per i presenti, ma ora – al terzo giorno in cui si consuma l’incredibile scherzo – la Misericordia ha deciso di vederci chiaro. Anche perché ci sono 4 pizzerie della zona finite nel mirino di una donna, ovviamente rimasta ignota, che vengono gabbate da tre giorni.

Per questo già ieri il governatore si è recato dai carabinieri di Lammari ad esporre l’accaduto, dopo essersi presentato personalmente nelle pizzerie dove sono state effettuate le false ordinazioni, non solo per scusarsi, senza avere colpe, ma per capire come si erano svolti i fatti.

“Tutto è iniziato mercoledì sera – racconta Catia Di Nardo, membro del magistrato della Misericordia -: dalle 22 alle 22,30 ci sono arrivate pizze ordinate da ben due attività, senza che nessuno di noi sapesse assolutamente niente. Il personale delle pizzerie ha subito capito la situazione e si è dimostrato molto comprensivo, riportando indietro le pizze”. Ma la sera successiva, il giovedì, allo stesso orario sono arrivate, puntuali, altre 20 pizze ordinate in una attività diversa, sempre nel capannorese.

I volontari presenti e i membri del magistrato non credevano ai loro occhi. Allora era proprio vero: qualcuno si stava divertendo alle loro spalle. Dalle attività raggirate si è provato di tutto per rintracciare la donna da cui era partito tutto, ma l’utenza con la quale ha effettuato tutte e quattro le ordinazioni risulta inesistente. Uno scherzo di cattivo gusto, che ha provocato anche un danno. Economico alle pizzerie e di immagine alla Misericordia Santa Gemma Galgani, il cui governatore si è visto costretto ad avvisare tutti: “La Misericordia Santa Gemma Galgani, con sede a Camigliano – ha fatto sapere -, informa tutti gli esercizi commerciali, che a seguito del verificarsi di spiacevoli episodi, in cui ignoti, hanno richiesto telefonicamente la consegna di pizze presso la sede, non effettuerà ordinazioni di nessun tipo. Invitiamo pertanto gli esercizi a ritenere nullo qualsiasi ordine a nome della Misericordia Santa Gemma Galgani”.

Del resto le ordinazioni sono sempre consistenti: la prima sera sono state recapitate pizze per un valore di 150 euro; la seconda sera il conto era di 160 euro, come quello di ieri sera, l’unico che è stato deciso di pagare, perché le pizze non sarebbero state buttate. “Questi episodi hanno provato in noi notevole imbarazzo – spiega ancora Di Nardo -: nei primi casi abbiamo trovato persone comprensive e pur dispiacendoci per l’accaduto le pizze sono state riportate indietro. Di questo ringraziamo e ci scusiamo ancora con i diretti interessati. Adesso però vogliamo andare a fondo alla questione perché episodi simili non si ripetano in futuro”. E i carabinieri sono già al lavoro.