Via dal Consiglio quando parlava Colombini, non ci fu diffamazione dai tre capigruppo di maggioranza

14 aprile 2022 | 15:49
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Via dal Consiglio quando parlava Colombini, non ci fu diffamazione dai tre capigruppo di maggioranza

Ordinanza di archiviazione del Gip dopo l’udienza del 12 aprile. Era fallito anche il tentativo di conciliazione davanti alla Camera di Commercio in cui l’imprenditore chiedeva 75mila euro

Nessuna responsabilità penale per i tre consiglieri comunali, capigruppo di Pd, Lucca Civica e Sinistra Con, per la plateale polemica nei confronti dell’organizzatore di eventi, presidente di Puccini e la sua Lucca, Andrea Colombini.

Nella seduta consiliare aperta del 25 febbraio 2021, che si è tenuta on line a causa della pandemia, i tre consiglieri Roberto Guidotti, Claudio Cantini e Daniele Bianucci al momento dell’intervento di Colombini in assise si erano disconnessi, inviando contestualmente una nota chiarificatrice alla stampa in cui affermavano di uscire dall’assise virtuale in quanto non condividevano le posizioni dello stesso nei confronti dei provvedimenti per il contrasto al Covid 19.

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L’imprenditore del settore della musica proprio per quelle dichiarazioni ritenute diffamatorie ha presentato una querela per la quale il pm Salvatore Giannino aveva chiesto e ottenuto l’archiviazione. A fronte dell’opposizione all’archiviazione, presentata per conto di Colombini dall’avvocato Emanuele Fusi l’altro ieri (12 aprile) si è tenuta l’udienza davanti al Gip Simone Silvestri che ha confermato con ordinanza la decisione di non doversi procedere nei confronti dei tre consiglieri, difesi in aula dagli avvocati Luca Cantini e Luisa Torre, che avrebbero espresso in maniera legittima il loro diritto di critica.

Contestualmente alla querela Colombini aveva presentato anche una procedura di conciliazione davanti alla Camera di Commercio per ottenere un risarcimento danni dai tre politici di 25mila euro ciascuno: i tre, però, hanno dichiarato in sede di mediazione di non voler versare alcunché e il tentativo non è andato a buon fine. Resta comunque all’imprenditore lucchese la via della causa civile per ottenere un eventuale risarcimento dei danni.

cantini, guidotti e bianucci

“Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lucca ha inteso accogliere la proposta del pubblico ministero, e archiviare la querela nei nostri confronti promossa da Andrea Colombini – hanno commentato i consiglieri -. Il giudice ha infatti evidenziato che le dichiarazioni da noi prodotte, contestualmente al Consiglio comunale a cui Colombini ha partecipato su invito di un esponente di opposizione, erano niente più che ‘esercizio di critica, nel limite della continenza e della pubblica rilevanza’. Ringraziamo i nostri legali Luca Cantini e Luisa Torre per il supporto. Da parte nostra non è mai mancata piena fiducia nel giudizio della magistratura, sicuri di aver sempre agito, senza mancare di rispetto verso alcuno, nella pienezza delle prerogative a cui i cittadini ci hanno chiamato eleggendoci consiglieri comunali. Abbiamo affrontato questa vicenda legale con serenità e dignità, pur non nascondendo l’apprensione per le spese legali da affrontare, col diretto rischio che esse si ripercuotessero sulle nostre famiglie. Non possiamo nascondere l’amarezza nei confronti di chi ha pensato che altre vicende legali meritassero solidarietà pubbliche, ma si è sempre ben guardato dall’esprimersi sulla vicenda giudiziaria che ci stava riguardando. La nostra gratitudine va a chi ci è stato vicino”.