Abuso d’ufficio e minacce, assolto l’ex capo di gabinetto di Altopascio

22 aprile 2022 | 15:37
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Abuso d’ufficio e minacce, assolto l’ex capo di gabinetto di Altopascio

Bicocchi era stato accusato dall’allora comandante della municipale e dalla moglie, dipendente comunale

Assolto perché il fatto non sussiste. Si è concluso oggi (22 aprile) il procedimento penale a carico di Simone Bicocchi, già capo di gabinetto del Sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio, accusato di abuso d’ufficio, minaccia a pubblico ufficiale e minaccia semplice.

All’esito del rito abbreviato il gup Riccardo Nerucci, accogliendo le richieste della pubblica accusa e della difesa, ha pronunciato sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste per i reati di abuso d’ufficio e minaccia a pubblico ufficiale e sentenza di non doversi procedere per il reato di minaccia semplice.

Il procedimento penale a carico di Bicocchi, collegato alla vicenda relativa alla installazione di un fontanello pubblico nel centro di Altopascio, era stato promosso sulla base delle accuse mosse nei confronti di Bicocchi da Daniele Zucconi, all’epoca comandante dei vigili urbani di Altopascio ed oggi in forze al Comune di Lucca, e da Claudia Bertagni, moglie dell’allora comandante e dipendente della stessa amministrazione, che accusavano il Bicocchi di intimidazioni e minacce.

“Le accuse, fondate sulle parole dei due pubblici dipendenti, costituitisi parte civile con l’avvocato Michele Baldi di Pisa, si sono rivelate completamente sprovviste di fondamento e mosse da intenti che ben poco avevano a che vedere con la necessità di ristabilire giustizia a fronte di presunte intimidazioni – osserva l’avvocato Lodovica Giorgi, difensore di Bicocchi -. Nessuna intimidazione vi è stata, nessuna minaccia che avesse come fine quello opporsi al legittimo svolgersi delle pubbliche funzioni, tantomeno vi è stato da parte di Bicocchi un qualunque abuso del proprio ruolo pubblico. L’onorabilità e la piena correttezza dell’operato del signor Simone Bicocchi e della amministrazione di Altopascio è stata finalmente ristabilita. Nella piena soddisfazione per il riconoscimento della innocenza del signor Bicocchi, spiace che il prezzo pagato dallo stesso a causa delle accuse e della denigratoria campagna di stampa condotta ormai da quattro anni non possa essere in alcun modo risarcito”.