Contenzioso per i lavori all’ex Manifattura, il Comune transa: 591mila euro alla finanziaria di Aspera

4 maggio 2022 | 16:49
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Contenzioso per i lavori all’ex Manifattura, il Comune transa: 591mila euro alla finanziaria di Aspera

L’ex capogruppo dell’Ati aveva ceduto il credito a Ifitalia: ora Palazzo Orsetti accetta l’accordo per chiudere la vicenda

Sarebbe forse azzardato adattare al tormentato contesto dei lavori all’ex convento di San Domenico, nel complesso dell’ex Manifattura tabacchi di Lucca, l’augurio che l’accidentato percorso possa ora procedere per aspera ad astra. Ma sicuramente le assonanze nell’operazione che intende concludere il Comune permettono il volo pindarico: Palazzo Orsetti mira, infatti, a mettersi al riparo da ulteriori richieste di denaro da parte di Aspera, la capogruppo dell’Ati, poi fallita, che, come noto, aveva ottenuto l’appalto per il cantiere, oggi tornato in possesso del Comune e che si era dovuto già interrompere una prima volta per il “default” del gruppo di ditte affidatarie.

Una gara che rientrava nei cosiddetti progetti Piuss, per cui – dopo la rescissione del contratto – erano seguite da Aspera richieste di pagamento per i lavori comunque effettuati prima dello stop e che si erano tradotte in un decreto ingiuntivo del tribunale. Quel denaro però stando al tribunale spetta a una terza società: si chiama Ifitalia e, già nel 2017, Aspera le aveva ceduto il credito relativo ai lavori di quell’appalto all’ex Manifattura. Il Comune, condannato a pagare una parte dell’importo sul tavolo, ha deciso di procedere ad un accordo transattivo con Ifitalia che in cambio rinuncia ad ulteriori richieste. Costerà a Palazzo Orsetti poco più di 591mila euro. “Si tratta – ha spiegato il sindaco Alessandro Tambellini – di un pagamento dovuto, di denaro per lavori effettuati. Ma grazie al tribunale, trovandoci di fronte ad un fallimento, è stato possibile individuare il soggetto a cui questi pagamenti andavano fatti”.

La vicenda è complessa e ricca di numerosi passaggi. Cerchiamo, per sommi capi, di ricostruirla. L’ultima azienda che aveva ricevuto l’incarico, la ditta Aspera spa è stata dichiarata fallita. Nondimeno, l’ormai ex affidataria aveva richiesto il pagamento al Comune di Lucca di una cifra di circa 319.138 più qualche centesimo, relativo allo stato di avanzamento dei lavori numero 7, relativo all’esecuzione del contratto di appalto del 19 luglio 2013, sottoscritto tra il Comune di Lucca e un’associazione temporanea di imprese di cui, a partire dal 4 ottobre 2017, Aspera era stata la mandataria capogruppo. Al decreto ingiuntivo emesso nel 2018 dal tribunale di Lucca, però, il Comune aveva fatto opposizione. Una mossa fatta per chiedere al tribunale di mettere insieme anche gli altri attori sulla scena e stabilire, in modo oggettivo, chi fosse veramente il titolare di quel credito. Fra queste realtà, c’era, in particolare, Ifitalia, una società finanziaria alla quale, è risultato, Aspera aveva ceduto il credito con un contratto di factoring datato ottobre 2017, ovvero qualche giorno dopo l’entrata sulla scena, come capogruppo dell’Ati della ditta che sarebbe poi andata incontro al fallimento.

Il 19 ottobre scorso, il tribunale si è di nuovo pronunciato alla luce della documentazione offerta da Ifitalia, condannando il Comune al pagamento della cifra alla società che è risultata effettivamente titolare del credito, ma è stata respinta la domanda riconvenzionale formulata da Ifitalia che ha chiesto al Comune che venisse saldata anche la fattura 163 del 2018 riguardante lo stato di avanzamento lavori numero 3, pari ad un importo al netto dell’Iva, poco superiore ai 301mila euro. Questa richiesta era stata in particolare rigettata dal tribunale di Lucca, che si era dichiarato incompetente in materia, rimandando al tribunale distrettuale delle imprese.

Una situazione che rimanendo così avrebbe potuto avere un ulteriore strascico giudiziale se il 4 aprile scorso da Ifitalia non fosse arrivata al Comune una proposta di transazione che la giunta comunale ha deciso di accogliere. Ifitalia ha ottenuto da Palazzo Orsetti il riconoscimento anche dell’importo relativo allo stato di avanzamento lavori 3, ma in cambio ha rinunciato a qualunque altra richiesta presente e futura relativa a quel travagliato appalto. Con l’ok della giunta Tambellini, e la definizione della transazione da complessivi 591.179 euro, potrà dunque chiudersi – si spera definitivamente – un annoso capitolo. “Questa non è stata una transazione – specifica il sindaco -: si trattava di dover pagare quanto effettivamente realizzato. Questo capitolo, adesso, è chiarito. Certo, per quello che riguarda il futuro del cantiere la situazione è aperto. Di sicuro il quadro è profondamente modificato, a causa dell’imperversare della crisi e dei costi delle materie prime. L’intervento credo, dunque, andrà rivisto complessivamente alla luce del mutato contesto in cui ci si trova ad operare”.