Striscione nazista alla partita di hockey, a vuoto il ricorso dei 4 daspati

8 maggio 2022 | 12:35
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Striscione nazista alla partita di hockey, a vuoto il ricorso dei 4 daspati

Il Tar ha dichiarato l’improcedibilità

Striscione di Hitler durante una partita di hockey, il Tar dichiara improcedibile il ricorso nel merito, su richiesta stessa delle parti, che ormai hanno scontato i provvedimenti emanati all’epoca dei fatti da parte del Questore di Lucca.

Due anni di daspo per i 4 tifosi ritenuti responsabili di aver esposto il drappo con la faccia stilizzata del dittatore. Il 30 settembre del 2017 durante la semifinale della Supercoppa italiana che si era disputata al Palazzetto dello sport di Viareggio tra la squadra locale del CGC Viareggio ed il Club Hockey Forte dei Marmi. Nel corso della partita, infatti, sugli spalti riservati ai tifosi della squadra fortemarmina, è comparsa un’effige stilizzata di Adolf Hitler che aveva innescato la reazione dei tifosi del Viareggio e l’indignazione della maggioranza dei tifosi dell’hockey Forte dei Marmi.

Solo l’intervento della polizia aveva interrotto gli scambi offensivi e sempre più oltraggiosi tra tifosi. Quattro i daspo per altrettanti tifosi, accusati di aver appeso lo striscione durante la partita di hockey al Pala Barsacchi di Viareggio. I  provvedimenti, entrambi della durata di due anni, erano stati presi dalla questura di Lucca, a conclusione dei primi accertamenti sul pessimo episodio sportivo. Stando a quanto era stato ricostruito, i quattro ultras, probabilmente con la complicità di altri tifosi, avrebbero appeso lo striscione prima dell’inizio della partita fra il Cgc Viareggio e l’Hockey Forte dei Marmi, sul lato riservato alla tifoseria di quest’ultima squadra.

Ciò aveva, come detto, innescato la reazione di un gruppo di ultras sostenitori del Viareggio, che aveva minacciato di non fare iniziare l’incontro se non fosse stata rimossa l’immagine. Nei giorni successivi si erano scatenate forti polemiche sia fra opposte tifoserie sia tra forze politiche locali. Nel 2018 il Tar aveva respinto in sede cautelare il ricorso dei tifosi contro i daspo e nelle scorse settimane la sentenza definitiva della giustizia amministrativa che ha dichiarato il ricorso improcedibile perché gli stessi ricorrenti avendo scontato i due anni di interdizione dalle manifestazioni sportive non avevano più interesse alla decisione di merito. Si legge infatti in sentenza: “Con ordinanza n. 82 del 2018 la Sezione respingeva la domanda cautelare articolata in ricorso, con spese a carico del ricorrente. Con dichiarazione del 21 novembre 2021 parte ricorrente evidenziava di non avere più interesse alla decisione, concludendo per la declaratoria di improcedibilità del gravame. Alla pubblica udienza del giorno 19 gennaio 2022 la causa veniva trattenuta dal Collegio per la decisione. Alla luce della dichiarazione versata in atti da parte ricorrente il ricorso deve essere dichiarato quindi improcedibile per sopravvenuta carenza d’interesse, a spese compensate, stante la natura processuale della decisione”. La vicenda è chiusa.