Strage, Il Mondo che Vorrei: “Unica cosa certa, Viareggio non è più rappresentata nel processo”

Piagentini: “Le regole del processo penale noi le conosciamo molto bene”
“Non abbiamo niente in comune. L’unica cosa certa, ed è un fatto incontrovertibile e inconfutabile è che la città di Viareggio non è più rappresentata come parte civile nel processo della strage ferroviaria del 29 giugno 2009″.
All’indomani della revoca della costituzione di parte civile da parte del Comune di Viareggio, la onlus Il Mondo che Vorrei, con il suo presidente Marco Piagentini, va all’attacco dell’amministrazione comunale.
“Da quando è accaduta la strage a Viareggio, qualsiasi amministrazione, dal 2009 ad oggi, non si è mai spesa né intellettualmente, né politicamente e nemmeno attraverso semplici comunicati, per informare i propri cittadini su quanto avveniva dentro quelle aule di tribunale e su ciò che avveniva fuori – spiega il presidente – Fatto certo è che i viareggini, a differenza di chi li ha amministrati in questi anni, hanno sempre dimostrato interesse per tutto quello che avveniva intorno al 29 giugno. Riprova di ciò sono state le presenze nelle molteplici occasioni di incontro e di approfondimento con cui abbiamo trattato la strage: nelle piazze, nelle scuole sempre disposte ad accoglierci, nelle sale di questa città, fino ad arrivare alla camminata del 29 Giugno di ogni anno”.
“Tutto questo interesse – prosegue – stride fortemente ed è in antitesi alle amministrazioni che fin dall’inizio di questa tragedia hanno sempre abdicato al proprio ruolo”.
“Chiediamo ai nostri concittadini di continuare a starci vicino in questa battaglia difficile e dolorosa contro i potenti e prepotenti di ferrovie, affinché il 29 giugno 2009 abbia un senso di civiltà – conclude Piagentini -. Una cosa sola teniamo a precisare: “Certe regole del processo penale” dopo quasi 11 anni e mezzo di tribunali, noi le conosciamo molto, molto bene…”.
Sul tema interviene anche il Pd di Viareggio: “Le notizie di questi giorni sul processo bis che riguarda la strage di Viareggio riaprono, anche in tutta la comunità del Pd viareggino, la ferita inferta alla città di Viareggio la tragica sera del 29 giugno di quasi 13 anni fa. Vogliamo esprimere, ancora una volta, come Partito Democratico di Viareggio tutta la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e a tutta la nostra città”.
A parlare sono il segretario Pd Filippo Ciucci, il capogruppo Dario Rossi, il consigliere Diego Sodini: “Quella sera c’eravamo, come tanti, ed anche per questo non possiamo dimenticare quanto accaduto affinché trovi giustizia. Il nostro impegno, la nostra azione e le nostre parole saranno sempre in favore di chi ha subito un dolore inimmaginabile e si batte ogni giorno per portare alla luce la verità dei fatti per avere giustizia ma anche per scongiurare che ciò che è avvenuto non possa accadere un’altra volta. Ci sembra doveroso, quindi, esprimere il nostro dispiacere per come si sono apprese le ultime notizie che riguardano la fuoruscita del Comune di Viareggio come parte civile in questa fase del dibattimento processuale. Garantiremo che le risorse incassate siano impiegate per attivare e promuovere attraverso il tavolo della memoria iniziative dedicate alla sicurezza ferroviaria e alla giustizia”.