Volantini contro la Lega sui muri di via Fillungo
Preso di mira il senatore nigeriano Toni Iwobi, la condanna del commissario provinciale: “Un gesto gravissimo”
La Lega a Lucca finisce ancora nel mirino. Dopo l’attacco alla sede di via Nieri, la cui vetrina è stata cosparsa di vernice, sono apparsi lungo i muri di tutta via Fillungo, perfino accanto all’Antico Caffè di Simo volantini contro il senatore del Carrocio Toni Iwobi.
“La Lega non è razzista” si intitola il volantino che prosegue cosi: “Se Maria Eletta Martini ha dato la cittadinanza agli zingari la Lega nord ha fatto ben di meglio, facendo eleggere un senatore nigeriano, Toni Iwobi, per metterlo a capo della difesa contro l’immigrazione. Toni Iwobi ha undici fratelli che potrebbero tutti venire a proteggerci dall’immigrazione, e se non bastasse
verrà anche tutta la tribù'”.
Il commissario provinciale della Lega di Lucca, Riccardo Maria Cavirani, esprime solidarietà al parlamentare “per l’attacco vile e meschino messo in atto da chi ha tappezzato via Fillungo a Lucca con dei volantini abusivi. Prima hanno imbrattato la nostra sede adesso qualcuno prende di mira, solo per il colore della pelle, un parlamentare della Lega eletto democraticamente – dichiara Cavirani – . Questi gesti intrisi di odio ed intolleranza non ci fanno di certo paura. La Lega a Lucca, come nel resto del Paese – sottolinea – continuerà a portare avanti proposte concrete e di buonsenso, al servizio dei cittadini onesti, di quelli in difficoltà e di chi lavora e paga le tasse. Il razzismo non ci appartiene”.
Sono circa una decina i volantini apparsi lungo la via principale e più frequentata della città. “Ci chiediamo quale sia la mano che ha messo in atto questa campagna di odio contro la Lega – aggiunge il commissario provincialeRiccardo Cavirani -, un’azione organizzata e sistematica. E ci chiediamo se esistono telecamere per la sicurezza lungo via Fillungo, da tutti i lucchesi e dai turisti da sempre considerato “il salotto buono della città” e per questo ancor più da salvaguardare dal punto di vista della sicurezza e del degrado. Telecamere che potrebbero aver colto l’autore del gesto, che ha colpito lungo tutta la via piazzando i volantini sui muri, dalla zona di Porta dei Borghi fino quasi a via Roma, persino accanto all’ingresso dell’Antico Caffè Di Simo, luogo simbolo per la città. Un gesto gravissimo di intolleranza che non ci intimidisce, ma anzi rafforza la convinzione e l’impegno sempre concentrato sulla concretezza. Ma che, purtroppo, rivela una volta di più quando anche il centro storico nella mani dell’amministrazione Tambellini-Raspini, rischi di diventare luogo di nessuno in balia dei peggiori”.