La corsa in moto poi lo schianto contro il muro: paese sotto choc per la morte di Massimo, ancora grave l’amico che era in sella con lui

Il 19enne lascia la fidanzata, i genitori e una sorella. Una testimone ai carabinieri: “Facevano le impennate nel piazzale”
La passione per le moto, il pallone e le serate insieme. Cose comuni per ragazzi della loro età, troppo giovani per diventare così crudelmente i protagonisti di una tragedia.
Una fine terribile ha avuto l’amicizia tra Massimo Fantoni, 19 anni, e Tommaso Rossi, di 18. Il primo è morto dopo il drammatico incidente di ieri sera (31 maggio) nel piazzale del Santuario di Migliano, nel comune di Fosciandora. L’altro, che era con Massimo in sella alla moto Husqvarna 700, è in condizioni gravissime all’ospedale Cisanello di Pisa. I medici si sono riservati la prognosi e a preoccupare di più è un gravissimo trauma cranico riportato nel terribile schianto contro la gradinata del santuario e una panchina, a pochi passi dal punto in cui la moto di grossa cilindrata è finita contro la facciata.
Due amici scaraventati a terra, dopo un impatto secondo i primi accertamenti svolti dai carabinieri avvenuto a velocità sostenuta. C’è anche una testimone, ascoltata dagli inquirenti, che ha raccontato di aver visto i due giovani impennarsi con la moto nel piazzale dove si sarebbe poco dopo consumata la tragedia.

Secondo le prime ricostruzioni, i due amici si erano incontrati a casa di Massimo. Il 19enne, operaio alla ditta Impianti Diversi di Fornaci di Barga, è salito sulla moto, intestata alla madre, e ha invitato l’amico a salire in sella mettendosi alla guida della Husqvarna che, secondo gli accertamenti degli investigatori, non avrebbe potuto condurre. Poi i due, percorrendo la strada da Fosciandora hanno raggiunto Migliano e si sono diretti verso il Santuario. Hanno imboccato la salita che conduce all’ingresso del convento, che attualmente ospita 40 orfani ucraini, e hanno iniziato a impennare. Mentre stavano salendo verso l’edificio, però, qualcosa è andato storto. La moto è schizzata via contro il santuario e i due amici sono stati trascinati in un impatto tremendo contro il muro, prima di finire sbalzati a terra, urtando lo spigolo di una panchina e finendo sulla scalinata di accesso.
Per Massimo l’impatto è stato fatale. Il ragazzo è morto sul colpo, mentre l’elisoccorso Pegaso ha trasportato l’amico a Cisanello.
Uno choc per l’intera comunità di Fosciandora dove Massimo e la sua famiglia sono molto conosciuti. Il giovane operaio lascia il padre Maurizio, la mamma Maria Pia e la sorella nella più completa disperazione. Gli amici hanno cercato di confortare loro e la giovane fidanzata di Massimo, con la quale il ragazzo aveva una storia da qualche anno.
Una tragedia, determinata da una assurda fatalità, le cui cause sono al vaglio dei carabinieri. Mentre il dolore e l’incredulità colpiscono l’intero paese, la famiglia, gli amici e i parenti stanno pregando per la sorte di Tommaso, che resta ricoverato in gravissime condizioni a Cisanello.
Cordoglio e vicinanza alle famiglie sono stati espressi dal Comune di Fosciandora: “La nostra comunità è di nuovo colpita da una terribile tragedia. Una fatalità che ci strappa un giovane ragazzo, pieno di vita. Proprio ieri sera ci siamo ritrovati, spensierati, a parlare di quello che avremmo voluto fare con i ragazzi durante quest’estate”.