Conte of Florence, Lusini e Frattini assolti dalla bancarotta fraudolenta

La pronuncia del tribunale di Lucca: non ci fu distrazione dello storico marchio a favore della società bulgara
Fallimento della Conte of Florence, assolti dall’accusa di bancarotta fraudolenta l’avvocato Valerio Lusini, assistito dai difensori Fabrizio Tognato del foro di Livorno e Antonio D’Avirro del foro di Firenze, Francesco Frattini, Irene Belli e Maria Grossi (tutti assistiti dall’avvocato Matteo Vivoli del foro di Livorno).
In particolare Valerio Lusini e Francesco Frattini sono stati assolti dal reato di bancarotta fraudolenta che, secondo la tesi della procura della Repubblica di Lucca e dell’ex curatore fallimentare Riccardo Della Santina, sarebbe consistita nella presunta distrazione del marchio Conte of Florence in favore della società bulgara Pentacompany Ltd.
Una accusa sempre respinta dalla difesa e avallata in aula dal professor Tiziano Onesti, che ha sostenuto che l’operazione di compravendita del marchio è avvenuta ad un prezzo oltremodo congruo, ovvero 1.300.000 euro, cui si erano aggiunti ulteriori compensi in natura legati alla concessione in uso del marchio per il territorio italiano, quantificati da Onesti in ulteriori 1.994.000 euro.
Sempre relativamente all’accusa di presunta distrazione del marchio, l’avv. Valerio Lusini e Francesco Frattini sono stati assolti anche dal reato di autoriciclaggio.
L’avvocato Lusini è stato interamente assolto anche dalle ulteriori contestazioni formulate dalla Procura della Repubblica di Lucca, concernenti – spiegano gli avvocati difensori – l’operazione conferimento del ramo aziendale commerciale della D&K Distribution a Conte of Florence Distribution e la successione fusione inversa avvenuta tra le predette società.
Assolte anche Irene Belli e Maria Grossi dal reato di favoreggiamento nei confronti dell’avvocato Valerio Lusini.
“Merita evidenziare – sostengono gli avvocati della difesa – come, le accuse dichiarate tutte infondate dal tribunale di Lucca, siano state formulate in origine da Riccardo Della Santina, già curatore fallimentare, il quale nell’ottobre del 2021 è stato revocato dal tribunale di Lucca sezione fallimentare a causa delle gravi condotte dal medesimo assunte nell’esercizio del proprio ufficio”.
“Contrariamente a quanto ripetutamente affermato dal precedente curatore Riccardo Della Santina – sostiene la difesa di Lusini -, la perdita subita nel corso dell’esercizio provvisorio ha determinato un ingente incremento delle passività prededucibili : alla data del 31 ottobre 2021 i debiti maturati in corso di esercizio provvisorio verso fornitori di beni e
servizi e non ancora pagati a quella data ammonta a 3.661.042,75 euro, ma non solo: è emerso che nel corso dell’esercizio provvisorio sono stati omessi pagamenti di contributi e ritenute fiscali nei confronti del personale dipendente per circa 250.000 euro”.