Imprenditore di Lucca chiede l’adozione di un 25enne per salvarlo dalla leucemia: il tribunale dice sì

Il 55enne lo ha conosciuto su Instagram e ha preso a cuore la sua situazione: in Italia potrà essere sottoposto alle cure del caso
Un imprenditore lucchese che anni fa si è trasferito in Abruzzo dove ha proseguito la sua attività con successo dopo due anni ha deciso di chiedere ufficialmente, insieme alla moglie, di quel ragazzo messicano di 25 anni che ormai era entrato nel suo cuore come il figlio che non aveva.
Una storia di speranza e anche di esempio, quando si può fare del bene forse non c’è bisogno di starci a pensare più di tanto. E così l’uomo, nato a Lucca 55 anni fa, ha chiesto al Tribunale di Chieti l’adozione del ragazzo col consenso dei suoi genitori biologici, felici per questa e tutte le opportunità che la vita gli sta offrendo. A completare questa ennesima fiaba positiva moderna manca solo la guarigione del ragazzo dalla malattia che lo affligge da un po’ di tempo.
A sostegno di tale richiesta di adozione, il ricorrente ha esposto ai giudici abruzzesi che a partire dal 2020 ha iniziato ad intrattenere un rapporto epistolare sul social network Instagram con l’adottando, instaurando così un intenso rapporto affettivo; successivamente, a seguito della diagnosi di leucemia del ragazzo, il ricorrente si è fatto carico delle spese per le cure mediche necessarie all’adottando, oltre ad ulteriori spese come quelle di riparazione dell’autovettura e di gite dell’adottando. Il ricorrente ha depositato una dichiarazione nella quale i genitori del ragazzo hanno prestato il proprio assenso all’adozione delegando un avvocato italiano a confermare in udienza il loro assenso.
Tali circostanze sono state confermate da tutte le parti presenti personalmente all’udienza del 28 giugno scorso; inoltre, nella stessa sede, le parti hanno confermato la volontà di procedere all’adozione. E allora ai giudici non è rimasto altro che accogliere la richiesta di adozione. Si legge infatti in sentenza: “Il ricorso va accolto. Alla luce della documentazione prodotta e delle risultanze processuali (in cui – come detto – hanno prestato il consenso le parti interessate), il ricorrente risulta essere di età superiore ai trentacinque anni e supera di oltre diciotto anni l’età dell’adottando. Nel caso di specie, osserva il collegio come l’adozione sia conveniente per l’adottando, sotto il profilo non solo affettivo ed identitario, ma anche patrimoniale. Pertanto, atteso il ricorrere delle condizioni di legge e la carenza di situazioni ostative all’adozione, la richiesta va accolta”. Da padre legale potrà continuare a dare insieme alla moglie tutto l’affetto possibile e anche aiutarlo più facilmente a proseguire le cure per sconfiggere quella brutta malattia, e rendergli la vita più agevole in attesa della vittoria finale sulla leucemia.