Il virus torna a correre anche in Versilia. Nigro: “Con l’aumento dei casi si ripresenta il problema personale”

Il primario facente funzioni di Medicina interna del Versilia: “Continuare a indossare la mascherina può migliorare la situazione”
È arrivata l’estate, con temperature africane, e, al contrario dei due anni precedenti, 2020 e 2021, i contagi da Covid sono risaliti. Il numero di positivi in Toscana, negli ultimi giorni, ha avuto picchi mai visti durante il periodo estivo, sfiorando, oggi (5 luglio) gli 8mila nuovi casi in un solo giorno, mentre si assiste anche all’aumento dei ricoveri e dell’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive. Tanto che la nostra regione è stata inserita tra quelle ad alto rischio.
Omicron, con la sua nuova sotto variante, più veloce e più contagiosa, fa paura.

Sulla situazione all’ospedale Versilia, Lucca in Diretta ha fatto il punto con i vertici dell’ospedale, in particolare con la dottoressa Paola Nigro, primario facente funzioni, dallo scorso novembre, quando il dottor Plinio Fabiani ha lasciato l’incarico per ricoprire il ruolo di direttore a Firenze, del reparto di Medicina Interna.
Come in ogni stagione estiva, sulla costa, da Viareggio a Forte dei Marmi, arrivano anche i turisti, che come i residenti, non sono esenti dal virus: come si riesce a gestire la situazione?
“E’ un grosso problema. Il personale è sempre lo stesso, non ci sono state assunzioni, e alcuni sono, giustamente e meritatamente, in ferie. Gestiamo la situazione grazie alla buona volontà, alla professionalità e all’abnegazione sia dei medici che di infermieri e di oss. Circa due mesi fa abbiamo avuto quattro medici che si sono ammalati di Covid, e avevamo ben 100 pazienti ricoverati, non solo per il coronavirus ma anche per altre patologie. Dopo 3 anni, circa, di epidemia, quando nel momento più buio tutti noi eravamo degli eroi, senza rinforzi, è faticoso. Il sentimento è quello della rabbia”.
Una stima di quante persone con febbre, dolori, problemi alle vie respiratorie e/o intestinali si rivolgono al Versilia, e risultano positivi? In media, quanti Covid positivi vengono ricoverati, e quali sono i tempi per un un ricovero? Sono già stati riconvertiti altri posti letto ordinari in posti letto Covid o, al momento, riuscite a reggere l'”impatto”?
“Al pronto soccorso, tra chi viene sottoposto a tampone, si scoprono nuovi casi. Solo oggi ne sono arrivati altri 10, e tre sono stati ricoverati. La media è di 2/3 ricoveri al giorno, senza molta attesa. Uno è stato ricoverato nella notte appena passata. Quanto alle dimissioni dal reparto, sono massimo due al giorno. Ad oggi i ricoverati sono saliti a 26. I posti ordinari riconverti in Covid sono 10. Si riesce, per ora, a reggere l’impatto, ma la situazione non è rosea. Io sono pessimista di natura”.
Ricoveri in reparto Covid, seguito personalmente dal dottor Daniele Taccola, tra i quali, spiega la dottoressa Paola Nigro, ci sono numerosi anziani, soli, di cui nessuno ha la possibilità di occuparsi.
Per salvare l’estate, ci sono alcune precauzioni che si possono prendere?
“Questa nuova variante è molto contagiosa, anche se sviluppa sintomi non gravi. L’ideale sarebbe che tutti, ancora, indossassero la mascherina. Ma chi lo fa viene visto come un extraterrestre, quasi deriso. Venuto meno l’obbligo, come altre restrizioni, il virus ha ricominciato a circolare, indisturbato”.
Franco Locatelli, presidente del consiglio superiore di Sanità, ha fatto sapere che da settembre-ottobre ci sarà una nuova campagna vaccinale, che però non sarà rivolta a chiunque e che dovrebbe dare priorità alle persone che rischiano di sviluppare sintomi gravi da Covid. Nella sua esperienza, chi arriva in ospedale positivo, e poi viene ricoverato, è un no vax o ha almeno tre dosi di vaccino fatte?
“Tra gli attualmente ricoverati in Medicina interna solo 2 sono ‘no vax’, un anziano e un malato psichiatrico, gli altri hanno fatto tutti tre dosi di vaccino. La cosa positiva è che solo pochi sviluppano una polmonite bilaterale”.
Secondo lei questo aumento abnorme di contagi Covid in estate potrebbe presagire un autunno ancor peggiore, oppure, salvo il caso di una nuova, ennesima, variante, potrebbe attenderci un periodo più tranquillo?
“Generalmente dopo i picchi, si tende ad un calo. In autunno auspico un attimo di respiro. Anche se ritengo che i reparti Covid siano destinati a non chiudere. Col virus dovremo conviverci ancora a lungo”.
Tante le forme “influenzali”, no Covid, molto aggressive, in questo periodo, e c’è chi le attribuisce a un sistema immunitario indebolito dal vaccino contro il Coranavirus. Lei che ne pensa?
“I virus influenzali e para influenzali sono sempre esistiti, anche durante l’estate. I vaccini non indeboliscono il sistema immunitario, anzi, lo rinforzano. Altrimenti tutti noi che ci siamo vaccinati saremmo ammalati”