Il legale del Mondo che Vorrei: “Respinti i ricorsi di Soprano e Castaldo”

13 luglio 2022 | 16:59
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Il legale del Mondo che Vorrei: “Respinti i ricorsi di Soprano e Castaldo”

Piagentini: ” Per la quinta volta un tribunale dichiara e sancisce la verità dei fatti”

Dopo il ricorso in Cassazione presentato da due dei quattro manager condannati lo scorso 30 giugno dalla corte d’Appello di Firenze nel processo relativo alla strage di Viareggio, interviene con una nota Il Mondo che Vorrei. 

Nuovamente ha trovato conferma quanto sancito con la sentenza della Cassazione dell’8 gennaio2021 e ribadito con la sentenza della Corte di Appello di Firenze del 30 giugno scorso, in tema di responsabilità di  Vincenzo Soprano e Mario Castaldo per quanto riguarda la mancata tracciabilità/manutenzione del carro sviato a Viareggio – interviene l’avvocato Gabriele Dalle Luche, legale dell’ associazione Il Mondo che Vorrei -. E’ stato rigettato il ricorso straordinario proposto contro la sentenza della Corte di Cassazione del gennaio 2021 da parte di Soprano, amministratore delegato di Trenitalia, e Castaldo, amministratore delegato di Cargo Chimical prima, e dirigente responsabile di Fs Logistica poi”.

“Il ricorso – aggiunge – si basava su un asserito errore di fatto che la Cassazione avrebbe commesso rispetto alle posizioni soggettive dei due imputati in relazione alla loro responsabilità rispetto al carro incidentato. Tali ricorsi sono stati dichiarati inammissibili e rigettati”.

“Durante il processo di appello era stato tentato un ultimo colpo di coda delle difese di alcuni imputati. Come avete letto dalle parole del nostro avvocato detti ricorsi sono stati dichiarati inammissibili e rigettati – prosegue Marco Piagentini, presidente dell’associazione che riunisce i familiari delle vittime – Per la quinta volta un tribunale dichiara e sancisce la verità dei fatti. Ancora una volta si sottolinea le responsabilità apicali dei vertici di ferrovie (non perché un operaio non ha serrato un bullone) ma poiché gli amministratori delegati di ferrovie, consapevolmente avendone le competenze, le capacità tecniche, ed economiche, avrebbero potuto evitare la strage di Viareggio, con una corretta manutenzione del carro, che invece sarebbe stata omessa in modo sistematico”.