Rimandata al 17 ottobre la sentenza del processo a Mario Cipollini
Il campione di ciclismo è accusato dalla ex moglie Sabrina Landucci e dall’attuale compagno di lei, Silvio Giusti, di lesioni e minacce. Il pm lo scorso 22 giugno aveva chiesto per l’imputato 2 anni e 6 mesi di reclusione
Rinviato al prossimo 17 ottobre il processo a Mario Cipollini, accusato lesioni e minacce alla ex moglie Sabrina Landucci e al suo attuale compagno Silvio Giusti.
La vicenda ha preso il via il 9 gennaio 2017, con la denuncia di Sabrina Landucci. Nel rinvio a giudizio del campione di ciclismo, si legge che Cipollini avrebbe compiuto “una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e psichica dell’ex moglie con pugni, schiaffi, calci, con lesioni e minacce di morte”.
C’era attesa per la seduta di oggi (13 luglio), dopo la requisitoria del pubblico ministero Letizia Cai del 22 giugno, che ha chiesto ai giudici una pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione per l’imputato, Mario Cipollini.
Il “Re Leone”, durante il processo, aveva più volte dichiarato la propria estraneità ai fatti e oggi la parola, sarebbe toccata alla difesa, con l’arringa finale e il giudice avrebbe dovuto ritirarsi in camera di consiglio per la sentenza.
Così non è stato: l’avvocato Giuseppe Napoleone ha presentato al giudice, Felicia Barbieri, istanza di rinvio per problemi di salute, corredata da certificato medico. Il giudice ha ritenuto sussistenti i motivi di rinvio e il processo è stato rimandato al prossimo 17 ottobre alle 15. Solo a quel punto la vicenda potrà arrivare a sentenza.