Appicca un incendio nell’appartamento del rivale: 25enne fermato dalla polizia

Era pronto a fuggire a Parigi: bloccato a Bologna dalla squadra mobile
Ha appiccato il fuoco nell’appartamento del rivale a Santa Maria a Colle e poi si è dato alla fuga. Ma le indagini della squadra mobile di Lucca che fin dall’inizio si sono concentrate sul 25enne di origini tunisino non gli hanno lasciato scampo.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per rapina, resistenza a pubblico ufficiale e reati in materia di stupefacenti, è stato individuato a Bologna e fermato. Per gli investigatori sarebbe stato lui sabato mattina scorso (16 luglio) ad appiccare l’incendio nell’appartamento di Lucca di un uomo con il quale negli ultimi giorni aveva avuto discussioni.
Decisive sono state le indagini avviate nell’immediatezza e alcune testimonianze raccolte dagli investigatori subito dopo l’intervento dei vigili del fuoco.
A chiedere infatti il loro intervento era stata una vicina che aveva visto fuoriuscire dal tetto e dalle finestre di una casa dislocata su due piani, fumo intenso e fiamme. L’immediato intervento ha evitato che il rogo, che in pochi minuti aveva già distrutto e reso inagibile l’appartamento interessato, attingesse le abitazioni confinanti.
Nel frattempo, gli agenti della Squadra Mobile, sulla base delle prime informazioni acquisite dagli equipaggi, con il costante coordinamento della procura di Lucca, si sono immediatamente attivati, concentrando l’attenzione su un giovane cittadino tunisino che, negli ultimi giorni, in più di un’occasione aveva avuto delle discussioni con l’occupante dell’appartamento.
I sospetti sul giovane si sono definitivamente concretizzati dopo che un testimone, che aveva visto una persona fuggire dall’appartamento subito dopo l’inizio del propagarsi delle fiamme, lo ha formalmente riconosciuto quale autore.
Le immediate ricerche dell’indagato inizialmente non avevano tuttavia consentito di ritrovarlo e erano proseguite senza sosta durante tutto il fine settimana.
Anche nella mattinata di ieri gli agenti lo hanno cercato nei luoghi che solitamente frequentava in provincia di Lucca ma senza esito. Era sparita anche l’auto che l’uomo usava con la compagna. Così visto che dagli accertamenti era emerso che il giovane aveva vissuto in passato a Bologna, la squadra mobile si è concentrata su quella città. E’ stato così allertato personale della Questura di Bologna, raggiunto da agenti della Squadra Mobile di Lucca.
L’intuizione degli investigatori ha trovato subito riscontro, infatti, intorno alle 14 di ieri, nei pressi del parco della Montagnola, nelle adiacenze della stazione degli autobus, è stato rintracciato e bloccato il soggetto ricercato.
Lo stesso aveva con sé una borsa con diversi indumenti al seguito e, sul cellulare, copia elettronica di un biglietto di autobus per Parigi, con partenza prevista alle 14.40.
Il giovane è stato condotto alla Questura di Bologna e da ulteriori accertamenti è emerso che dopo essere stato espulso con accompagnamento in Tunisia alla fine del mese di luglio 2019, era rientrato clandestinamente in Italia.
Visto il pericolo di fuga, la procura ha emesso un provvedimento di fermo a carico del giovane che è stato rinchiuso nel carcere di Bologna.