Incendi a Massarosa e Camaiore, summit fra gli enti: preoccupa il possibile cambio del vento
Fiamme estinte per il 70 per cento dell’area ma l’emergenza rimane alta. Appello ai curiosi a non arrivare vicini al fronte del fuoco
Summit, a mezzogiorno, oggi (20 luglio) nella sala consiliare del Comune di Massarosa per fare il punto della situazione sull’incendio che da ieri sta devastando le colline sopra la cittadina versiliese.
Regione, con la vicepresidente Stefania Saccardi e gli assessori Stefano Baccelli e Monia Monni e la consigliera regionale Elisa Montemagni, la Provincia di Lucca con il presidente Luca Menesini, i Comuni interessati, la prefettura, la protezione civile, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, un rappresentante della Società della salute e le associazioni di volontariato hanno evidenziato quelle che sono ancora le criticità di un’emergenza che non è ancora terminata. Per tutta la mattinata 4 Canadair e 4 elicotteri hanno sorvolato le aree colpite dalle fiamme, con lo scopo di contenere l’incendio, la cui riuscita dell’operazione è stimata attualmente al 70 per cento, sebbene il fronte sia ancora attivo. L’incendio di Massarosa sta ancora avanzando, anche se lentamente, lungo il versante di Montramito e Gualdo.
A preoccupare è il cambio di vento previsto nel pomeriggio e che potrebbe comportare un cambio del fronte delle fiamme: per questo le operazioni svolte nel corso della mattinata, sia a terra che in aria, hanno prevalentemente avuto lo scopo di contenere il fronte del fuoco, in modo da renderlo più gestibile.
Molte delle persone evacuate chiedono di poter rientrare nelle proprie abitazioni, ma, come spiegato dai vigili del fuoco e dalla protezione civile, questo sarà possibile solo al momento in cui si avrà certezza che quelle stesse case sono completamente fuori pericolo e non hanno subito danni strutturali.
Al momento sono oltre 650 gli ettari di bosco e oliveto bruciati e circa dieci – il dato non è ancora preciso – le abitazioni; 300 le persone sfollate.
Sono invece 150 gli uomini impegnati nelle operazioni di spegnimento tra squadre di volontari e di operai forestali oltre alle squadre dei Vigili del fuoco che hanno fatto affluire sul posto mezzi da altre province e anche da fuori regione.
Il problema più serio restano le condizioni meteo del vento che ieri, per esempio, a causa di una corrente ascensionale ha provocato una corrente convettiva potente che si teme possa ripetersi oggi perché le previsioni dicono che ci sarà ancora instabilità.
“Voglio ringraziare tutto il personale dell’antincendio boschivo – ha detto la vicepresidente Saccardi – e della protezione civile e i tanti volontari che si stanno alternando in un lavoro improbo, con l’aiuto costante dell’amministrazione comunale che non ha mai abbandonato il luogo, insieme anche all’amministrazione provinciale e naturalmente i vigili del fuoco. La situazione è costantemente monitorata. In un momento molto difficile di siccità in cui questi incendi si stanno purtroppo moltiplicando, non posso che rinnovare l’appello a porre la massima attenzione anche ai gesti più banali che in condizioni meteo come queste, possono scatenare incendi che poi non si riescono a gestire”.
“La situazione resta critica – ha detto l’assessora Monni – L’incendio ha devastato più di 650 ettari di bosco e oliveto, trovando terreno fertile su cui propagarsi a causa della siccità, delle temperature elevate e del vento. Sono stata nella zona di Pieve a Elici e la devastazione è impressionante, un’intera vallata in cenere. Sono moltissime – continua – le squadre di volontarie e volontari, di personale regionale e dei Vigili del Fuoco all’opera per contenere e spegnere l’incendio, appoggiati da 4 Canadair e 8 elicotteri della Regione. Tutti stanno lavorando incessantemente da quasi due giorni, lottando contro il fuoco, il fumo e il vento. E per questo li voglio ringraziare con tutto il cuore”.
La raccomandazione rivolta ai cittadini da parte di amministratori e tecnici è di non andare nelle zone dove si sta operando, per non intralciare le operazioni di spegnimento e per non mettere in pericolo la propria incolumità. Proprio a questo scopo, forze dell’ordine e polizie municipali di tutta la provincia opereranno per far sì che le strade vicine al fronte del fuoco non siano meta di curiosi.
I tecnici della protezione civile della Provincia, già all’opera da ieri, sono a Massarosa, in quello che si può definire una sorta di campo-base, per prestare la loro opera sul posto, affinché sia ancora più rapida ed efficace.
Intanto a seguito dell’emergenza incendio Toscana Energia ha deciso per motivi di sicurezza la temporanea sospensione della fornitura gas sulla via per Montigiano.