Padre e marito violento, scatta l’allontamento da casa e il divieto di avvicinamento a moglie e figlio

Il provvedimento dopo l’ultimo episodio denunciato dalla donna due giorni fa: nei guai un 24enne
Violenza domestica, per i giudici è troppo pericoloso. Un 24enne di origini straniere è stato per questo allontanato da casa, dalla moglie e dal figlio minorenne, col divieto di avvicinamento a entrambi a meno di 500 metri. È quanto ha stabilito il giudice Anna Martelli del tribunale di Lucca in un decreto pubblicato ieri mattina (21 luglio) a seguito di un ricorso depositato dalla moglie il giorno prima. Prossima udienza fissata per il prossimo 24 agosto. La moglie sta chiedendo anche la separazione legale.
Il giudice ha così stabilito dopo aver considerato che i documenti prodotti (referto del pronto soccorso del 20 giugno scorso) dichiarazioni dei genitori e altra documentazione dove la donna ha riferito di avere subito, pressochè per tutta la durata del rapporto a suo dire, e sino a giugno scorso, condotte di violenza e minaccia da parte del marito, poste in essere, almeno in un’occasione, anche nei confronti del figlio minore, “fatti che inducono a ritenere che sussistano sufficienti elementi per affermare che la condotta del resistente sia di grave pregiudizio per l’integrità psico-fisica e per la libertà della ricorrente e del figlio minore; ritenuto che, attesa la gravità del pericolo cui è esposta la ricorrente, ricorrono le condizioni per adottare, inaudita altera parte, provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi alla casa familiare e ai luoghi abitualmente frequentati dalla ricorrente e dal figlio minore e con divieto di avvicinarsi a questi ultimi ad una distanza inferiore ai 500 metri”.
Inoltre nel decreto emesso ieri il tribunale cittadino ha chiesto ai servizi sociali ed ai carabinieri di trasmettere in tempo utile per la prossima udienza, una relazione di servizio sulle vicende del nucleo familiare, rilevanti ai fini del giudizio, delle quali siano a conoscenza. Un’eventuale segnalazione da parte del difensore della donna in merito ad episodi di violenza, minaccia o ingiuria successivi alla notifica del ricorso verrà immediatamente trasmessa alla procura per le immediate determinazioni di competenza.
La violenza domestica è un fenomeno che si verifica all’interno di una coppia spostata o convivente. In senso più ampio invece, si manifesta all’interno della famiglia, legittima o di fatto. Non rileva che il legame sia di tipo eterosessuale o omosessuale.
Solo il prosieguo dell’inchiesta potrà fare piena luce sull’ennesimo caso di presunte violenze tra le mura di casa e in presenza di minori. L’uomo rischia oltre a conseguenze di tipo penale anche la perdita della patria potestà sul figlio. La donna è il figlio minore sono seguiti e monitorati dai carabinieri e dai servizi sociali per sicurezza preventiva, misure scattate in modo tempestivo in attesa delle ulteriori verifiche e indagini.