Baby gang vessa un locale in città fra sgarbi, sputi e insulti ai clienti. La proprietaria: “Sono spaventata. Mi hanno circondata con dei passamontagna sul viso”

La situazione, secondo la titolare, va avanti da alcuni mesi, con numerosi problemi per l’attività commerciale e i suoi avventori
Lucca, una città vittima delle baby gang. Sono numerosi i gruppi di ragazzi, anche minorenni, che fino a notte tarda si aggirano tra le vie e le piazze del centro storico, creando problemi alle attività commerciali. È ciò che capita ormai da alcuni mesi al bistrot vegano, Nanda’s vegan burger & caker, in piazza XX settembre e alla sua titolare, Antoaneta Dimitrova, che non riesce a svolgere la normale attività lavorativa a causa della presenza di una banda di ragazzini, anche minorenni, che infastidisce i clienti.
La situazione, negli ultimi tempi, è diventata insostenibile, a quanto riferisce la proprietaria del locale, con un susseguirsi di comportamenti irrispettosi che sono sfociati in ingiurie e veri e propri atti di vandalismo.
“Sono disperata – dichiara Antoaneta, che a suo dire, da almeno 4 mesi si è trovata letteralmente bullizzata da un gruppo di una quindicina di ragazzi – perché non riesco a svolgere la normale attività lavorativa a causa di questi ragazzi che frequentano i locali adiacenti. È un gruppo di una quindicina di giovani, tra di loro anche dei minorenni, che stazionano qui dal primo pomeriggio fino a tarda sera, combinandone di tutti i colori, la maggior parte di loro avrà circa 16 anni, ma alcuni sono anche più piccoli. Schiamazzi in continuazione ad ogni ora, passano sotto i tavoli del mio locale nel mentre i clienti sono seduti, si siedono accanto a loro, spuntano per terra di fronte al mio locale, sfrecciano con il monopattino a pochi metri dall’ingresso, con il rischio di investirmi nel mentre servo ai tavoli. Insomma, fanno di tutto per infastidirmi e per infastidire i clienti, creandomi un danno economico notevole”.
Secondo il racconto di Antoaneta, i giovani si giustificherebbero dicendo che si trovano sul suolo pubblico e che possono fare ciò che vogliono. “Rispondono in modo maleducato che sul suolo pubblico loro fanno quello che gli pare – prosegue la proprietaria del locale – Anche quando l’attività è chiusa cercano in tutti i modi di danneggiarmi, mi hanno imbrattato la facciata e sputato più volte sulla vetrata, lasciando sporcizia nel dehors”.
Esasperata dal comportamento dei ragazzi, Antoaneta, decide di piazzare delle telecamere di fronte al locale, un po’ per il timore che la situazione possa degenerare.
“Una sera erano una decina, raggruppati di fronte al mio locale – racconta -, ho visto che avevano preso l’insegna e stavano tentando di bruciarla, nel mentre uno di loro cercava di spostare la telecamera con un bastone”.
La proprietaria è molto spaventata e nel mentre racconta la sua storia la voce le trema: “Pochi giorni fa, nel mentre ero sola mi sono lamentata con loro per la sporcizia lasciata vicino ai tavoli dove servo i clienti. Per tutta risposta loro mi hanno circondata, nascondendosi il viso con un passamontagna e hanno iniziato ad offendermi pesantemente. Mi sono spaventata molto”.
La signora, esasperata dal comportamento di questa baby gang che ha preso il controllo di piazza XX settembre, decide di rivolgersi alla polizia municipale. “Nonostante abbia segnalato la cosa alla polizia municipale, per adesso non è stato fatto nulla per risolvere questo problema – spiega Antoaneta – Purtroppo non è possibile lavorare in questo modo, anche i miei clienti rimangono infastiditi e non tornano più e ciò crea un grosso problema per la mia attività”.
Anche alcuni clienti che si trovavano all’interno del locale confermano il racconto di Antoaneta.
“Li abbiamo visti anche noi ieri – dicono una coppia di ragazzi di Firenze, che rimarranno a Lucca fino al week end – Eravamo arrivati da poco nel locale, quando abbiamo visto un ragazzetto che passava con un monopattino, lanciato a forte velocità, sul marciapiede di fronte all’ingresso del locale, un suo amico gli correva dietro e facevano in su e in giù, con il rischio di scontrarsi con qualcuno che poteva uscire. Ad un certo punto, vedendo che c’erano delle persone dentro, il ragazzo sul monopattino ha urlato ‘vegani di merda’ e rivolgendosi a me mi ha detto: ‘che cazzo guardi’. A quel punto sono uscito fuori dal locale per chiedergli spiegazioni per quel comportamento, ma lui se l’è data a gambe. Il suo amico, che era con lui, è rimasto e ha tentato di giustificarsi. A quel punto abbiamo chiamato la polizia municipale, che però non aveva personale disponibile da mandare nell’immediato. Dopo un po’ di tempo sono arrivati due vigili che hanno raccolto le nostre testimonianze, dicendo che avrebbero preso provvedimenti ma consigliandoci di chiamarli immediatamente nel caso succedesse di nuovo”.
“Purtroppo riuscire a coglierli sul fatto è molto difficile e non so proprio come fare – conclude al titolare -, però le cose devono cambiare, qualcuno deve intervenire non è possibile essere lasciati da soli in balìa di queste baby gang”.