Conte of Florence, sotto inchiesta l’ex curatore. Sospetti su alcuni pagamenti, il giudice: “Prelievi indebiti dalle casse”

Il tribunale fallimentare invia gli atti alla procura
L’ex curatore fallimentare di Conte of Florence, Riccardo Della Santina, sotto inchiesta dalla procura di Lucca che ha dovuto obbligatoriamente aprire un fascicolo d’indagine per appurare i fatti e stabilire cosa sia successo realmente e che tipo di responsabilità ci siano. Ciò è venuto fuori dall’invio degli atti del processo fallimentare da parte del giudice civile del Tribunale di Lucca, Giulio Lino Maria Giuntoli, alla procura della Repubblica, nelle more della procedura fallimentare del noto marchio che nei mesi scorsi è stato poi acquisito dalla società Il Globo.
Il giudice fallimentare ha inviato gli atti ai giudici penali perché ha ravvisato presunti rilievi penali nell’operato dell’ex curatore, poi sostituito da Claudio Del Prete lo scorso anno. Stando, infatti, al giudice sarebbero stati fatti prelievi indebiti dalle casse della procedura per oltre un milione di euro e ci sarebbero statipagamenti effettuati ai professionisti incaricati dal curatore in difetto di decreto di liquidazione del giudice delegato, insieme a ipotesi di commistione e confusione tra contabilità dell’esercizio provvisorio e contabilità prodotta dalle altre operazioni della procedura. Tutti rilievi su cui dovrà fare luce la procura.
Si legge infatti nell’ordinanza pubblicata lo scorso 29 luglio, sul rendiconto riferito alla gestione del curatore revocato, all’interno della procedura sul fallimento della Conte of Florence distribution spa: “In questa sede, ai fini dell’approvazione o meno del conto riferito alla gestione ex Della Santina rileva unicamente se emergono profili di mala gestio e se da questi vi sia un danno attuale o un pericolo di danno per la massa dei creditori. Tali elementi sono senz’altro presenti nel caso di specie, tenuto conto che è ammessa l’esistenza di prelievi indebiti dalle casse della procedura per oltre un milione di euro, di pagamenti effettuati ai professionisti incaricati dal curatore in difetto di decreto di liqui-dazione del giudice delegato, di commistione e confusione tra contabilità dell’esercizio provvisorio e contabilità prodotta dalle altre operazioni della procedura. Dal che discende che il rendiconto presentato dal nuovo curatore, nel rappresentare in relazione alla gestione ex Della Santina i fatti di rilievo penale e di mala gestio sopra sintetizzati, va senz’altro approvato”. E ancora: “Dispone che a cura della cancelleria copia del rendiconto di gestione siano trasmessi alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Lucca e all’Odcec (ordine dei commercialisti) di Lucca per quanto di rispettiva competenza”. Il tribunale civile osserva che i fatti che hanno portato alla revoca del curatore, per la loro gravità e per quanto immediatamente emerso dopo la revoca (sottrazione di somme dai conti correnti della procedura per circa un milione di euro), hanno indotto il tribunale ad attivare il procedimento di revoca del curatore, per gravi motivi, in tutte le altre procedure concorsuali in cui lui ricopriva l’incarico di curatore o di commissario. Compito della magistratura penale ora fare piena luce sulla segnalazione dei giudici civili in merito all’operato dell’ex curatore di Conte of Florence. Le indagini sono solo all’inizio, se ne saprà di più nelle prossime settimane.