Agenti di polizia penitenziaria aggrediti in carcere mentre tentano di sedare una rissa

10 agosto 2022 | 14:29
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Agenti di polizia penitenziaria aggrediti in carcere mentre tentano di sedare una rissa

La denuncia del sindacato Osapp: “Sette giorni di prognosi per uno dei dipendenti, basta assegnare al San Giorgio detenuti con problemi psichiatrici”

Ancora aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria nel carcere di Lucca.

A raccontare l’episodio è il sindacato Osapp (Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria): “Nel tardo pomeriggio di ieri – dice Giuseppe Proietti Consalvi, vicesegretario generale – al momento della chiusura della camere detentive, alcuni detenuti, già noti per precedenti aggressioni in altri istituti, hanno aggredito gli agenti di polizia penitenziaria, intervenuti per sedare una rissa scatenata dagli stessi detenuti con altri ristretti. Uno degli agenti è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso della città ed è stato refertato con sette giorni di prognosi”.

“Continuano gli eventi critici – prosegue – e in particolare le aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria nell’istituto di Lucca, con l’amministrazione penitenziaria regionale che, invece di adottare i dovuti e giusti provvedimenti per evitare tale situazione, continua ad assegnare detenuti violenti e con problemi psichiatrici. È inconcepibile questo atteggiamento da parte dell’amministrazione penitenziaria che, noncurante, dei rischi che si corrono assegnando tali detenuti in un istituto come Lucca, invece di tornare indietro, continua ad assegnarne altri provenienti da altri istituti per motivi di ordine e sicurezza”.

“Speriamo che, prima possibile l’amministrazione penitenziaria possa decidere e mettere in campo le soluzioni migliori – conclude Proietti Consalvi – al fine di risolvere le annose problematiche del carcere lucchese e che l’amministrazione centrale, una volta per tutte prenda seri provvedimenti nei confronti dei dirigenti del provveditorato regionale, autori di questo scempio”.