La Mover fa retromarcia, restituiti i soldi all’avvocato Cantelli: “Pagamento tardivo, la denuncia per appropriazione indebita va avanti”

Il legale partenopeo: “La restituzione è avvenuta a causa della mia querela e non preclude assolutamente il reato”
La Mover fa retromarcia: restituiti i soldi del parcheggio all’avvocato Giovanni Cantelli.
Il legale del Foro di Napoli nord, come si ricorderà, aveva presentato denuncia per il reato di appropriazione indebita, presentandola in procura a Lucca, e chiedendo anche il sequestro del parcometro.
La società che gestisce i parcheggi a pagamento in Viareggio ha restituito, tramite bonifico bancario, i 10 euro vantati a titolo di credito dal noto professionista.
“Ritrattando quindi – spiega l’avvocato – non solo il precedente diniego della società medesima ma le integrali osservazioni da loro poste alla mia richiesta di rimborso”.
L’avvocato Cantelli, a fronte delle sue conoscenze giuridiche ha deciso “di difendere il principio anche per pochi spiccioli in rappresentanza dei cittadini manifestando la piena vicinanza e la solidarietà verso i contribuenti“.
Lo scorso 19 giugno, poco prima delle 1 di notte, era arrivato a Viareggio, sui viali a mare, e aveva pagato il parcheggio della propria auto, una Mercedes, in contanti, visto che il parcometro non accettava le carte di credito.
“Il parcometro a Viareggio non accetta le banconote – precisa Cantelli – e non ci sono cambia monete. Non è stato facile, a quell’ora, trovare chi mi scambiasse 10 euro in spiccioli.Ho quindi inserito le monete, i 10 euro, tariffa per un’intera giornata, ma il parcometro ha stampato solo un ticket, sbagliato, corrispondente alla sosta gratuita, di cortesia, di soli 15 minuti”.
La mattina successiva, con suo stupore, ha trovato sul cruscotto la contravvenzione elevata dalla polizia municipale di Viareggio, subito pagata.
Ma la vicenda non si è fermata li, e il legale ha avuto vari contatti con la Mover, tramite mail. “Nonostante la mia educata rimostranza sull’accertata inefficienza e/o irregolarità del parcometro – spiega – la società ha rifiutato il rimborso adducendo che non potevano associare il pagamento alla targa della mia auto, nonostante l’avessi regolarmente inserita come procedura vuole. Senza contare che non so con chi ho interagito, nessun nome e un cognome del referente Mover nelle missive ricevute per posta elettronica”.

“La Mover – aggiunge – ha riferito di non aver rilevato alcun malfunzionamento del parcometro, ma che possono verificarsi delle temporanee criticità al circuito e ha invocato inoltre la mancata esposizione del tagliando regolare sul cruscotto. Tagliando che, ribadisco, nonostante i 10 euro inseriti, non è stato stampato”.
“Una giustificazione incongruente – ribadisce il legale -, citando peraltro l’esposizione visiva del tagliando di pagamento, ovvero, un servizio obsoleto, in epoca in cui tutti i pagamenti vengono registrati automaticamente permettendo un facile controllo direttamente con i palmari anche per la corrispondenza delle targhe. Stiamo parlando di Viareggio, una città che si professa moderna e all’avanguardia. Impossibile parlare con un operatore, nel caso di bisogno. Questo servizio, tramite pulsante, è attivo anche ai caselli delle autostrade…”.
Risposte, quelle della Mover, non gradite, e di qui la decisione dell’avvocato Giovanni Cantelli di andare avanti, presentando la denuncia di appropriazione indebita, con tanto di sequestro del parcometro “incriminato”, con un finale, il bonifico di rimborso di 10 euro a favore del legale partenopeo, che non è un finale, tanto che la denuncia va avanti.
“Talvolta – conclude il legale – fare un passo indietro equivale a fare un salto in avanti, il passo tardivo effettuato dalla Mover non preclude assolutamente il reato di appropriazione indebita poiché la restituzione è avvenuta a causa della querela, un atto che prosegue nel suo iter penale ma anche civile con eventuali azioni risarcitorie”.
A questo punto non resta che attendere cosa deciderà il tribunale di Lucca.