Jova Beach Party a Viareggio, la procura apre un’indagine

23 agosto 2022 | 13:42
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Un atto dovuto dopo l’esposto di una associazione ambientalista. Ma per l’Arpat non ci sono rischi

Il Jova beach party sotto la lente degli inquirenti per ipotesi di danno ambientale. Dopo l’ok di Arpat al concerto previsto a Viareggio tra il 2 e il 3 settembre prossimo la procura di Lucca ha aperto, come atto dovuto, un fascicolo di inchiesta dopo l’esposto di una associazione ambientalista. l fascicolo è contro ignoti, nessuno è iscritto sul registro degli indagati.

Le ipotesi di reato riguardano l’articolo 733 del codice penale, “la distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto”. Alla base dell’esposto ci sarebbe un documento.  Si tratta di uno studio del professor Giovanni Baccaro dell’università di Trieste relativo al “campionamento della vegetazione psammofila realizzato nell’area del Muraglione di Viareggio ad inizio agosto”.

Dallo studio emergerebbe che le piante presenti sull’arenile sono necessarie per contrastare l’erosione della spiaggia. Secondo l’Arpat, però, la spiaggia del Muraglione non ha pregio tale da rischiare di essere messo in discussione dalla presenza in due giorni di 80 mila persone. Nel testo del parere dell’agenzia regionale, diffuso dal sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, si legge che “le specie vegetali individuate nelle segnalazioni non sono specie protette e le dune si trovano tra il mare e il muraglione che ne interrompe la naturalità di movimento”. Anche la Soprintendenza ha avviato le verifiche del caso. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.