La Falco chiude le indagini sulla strage di Erba: “Commessi errori gravissimi, gli avvocati di Rosa Bazzi possono richiedere revisione del processo”

13 settembre 2022 | 17:50
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La Falco chiude le indagini sulla strage di Erba: “Commessi errori gravissimi, gli avvocati di Rosa Bazzi possono richiedere revisione del processo”
La Falco chiude le indagini sulla strage di Erba: “Commessi errori gravissimi, gli avvocati di Rosa Bazzi possono richiedere revisione del processo”
La Falco chiude le indagini sulla strage di Erba: “Commessi errori gravissimi, gli avvocati di Rosa Bazzi possono richiedere revisione del processo”

Secondo l’agenzia sono tre gli elementi emersi nelle indagini: l’inconsistenza della testimonianza di Rosa, quella di Friggero che vede solo Olindo commettere il delitto e la traccia sulla macchina dei coniugi, che non risulta essere sangue

Il pool investigativo dell’Agenzia Falco di Lucca, chiude le indagini sulla strage di Erba. Il team dell’agenzia investigativa lucchese, guidata dal direttore Davide Cannella, con i figli Matteo e Luca, assieme al genetista forense dottor Eugenio D’Orio e alle criminologhe Mary Petrillo e Rossana Putignano, ha assistito Azouz Marzouk, padre del bambino ucciso durante il delitto perpetrato al numero 25 di via Diaz e mai del tutto convinto della colpevolezza dei due vicini e coniugi, Olindo Romano e Rosa Bazzi.

La vicenda ha inizio la sera dell’11 dicembre 2006, quando in una corte ristrutturata nel centro di Erba, furono ritrovati senza vita i corpi di Raffaella Castagna , del figlio di Azouz Marzouk, Youssef Marzouk,  di Paola Galli, Valeria Cherubini e del marito di quest’ultima, Mario Frigerio che rinvenuto ancora vivo, ma con una ferita alla gola. Le indagini si sono fin da subito concentrate sulla coppia di vicini, Rosa Bazzi ed Olindo Romano e i due sono stati condannati all’ergastolo.
Azouz però, non si è mai convinto della condanna e ha chiesto l’aiuto della Falco investigazioni di Lucca per scoprire la verità.

Quali sono i principali elementi su cui si è concentrata l’attenzione della Falco Investigazioni?

“Sono tre gli elementi fondamentali che sono emersi nella nostra indagine – spiega il direttore della Falco Investigazioni, Davide Cannella -. Il primo è la testimonianza fantasiosa di Rosa Bazzi, che dimostra chiaramente la sua estraneità ai fatti di cui si autoaccusa. Non è il primo ne ultimo caso di autocalunnia, ma io penso che di fondo ci siano altre ragioni che l’abbiano portata a fare certe dichiarazioni”.
“Il secondo elemento importante è la testimonianza di Friggerio unico sopravvissuto alla strage”.

La testimonianza di Mario Friggerio che è scampato alla mattanza avvenuta l’11 dicembre del 2006, a causa di una malformazione congenita alla carotide che gli impedì di morire dissanguato, è stata determinante per individuare i responsabili del delitto.

Friggerio ha sempre dichiarato di aver visto Olindo Romano, ma non ha mai detto di aver visto in quell’appartamento Rosa Bazzi – dichiara Davide Cannella -, nel quale lei a nostro avviso, non ha mai messo piede e non è ha mai ucciso il bambino”.

Altra prova portata a sostegno della colpevolezza di Olindo e Rosa, è quella che viene definita, “una grossa traccia” presente sul battitacco della portiera dell’auto in uso ai due coniugi, (una Seat Arosa), che la Procura pensa si possa trattare di sangue proveniente dalla scena del crimine, nonostante la carente documentazione scientifica dei rilievi effettuati dalla polizia giudiziaria.

“Ed infine – prosegue Cannella -, la prova regina avanzata dalla Procura, che è stata determinante per la condanna di Olindo e Rosa, una macchia considerata di sangue presente sul battitacco della macchina di Olindo Romano.Dalle indagini genetiche che abbiamo effettuato, fino ad adesso mai state fatte, è emerso inequivocabilmente che non si tratta di sangue. E’ un errore gravissimo scambiare per sangue umano, quello che nella realtà non lo è affatto, in un processo di questa levatura”.

Ad oggi quindi quali sono i passi che possono essere intrapresi per portare un po’ di verità e giustizia in questa vicenda?

“Noi il nostro compito lo abbiamo assolto – precisa il direttore della Falco, Davide Cannella -. Se gli avvocati vorranno, attraverso le nostre indagini potranno presentare richiesta di revisione del processo. Potevo presentarla io personalmente, in quanto procuratore speciale, però non intendo scavalcare gli avvocati difensori, ma ritengo comunque che sia nell’interesse degli imputati e significativamente della signora Rosa Angela Bazzi, adesso ristretta nella casa circondariale di Bollate (Mi) ed alla quale abbiamo inviato una nota su quanto abbiamo trovato, che sia lei, nel proprio esclusivo interesse, a sollecitare il Procuratore Generale competente e richiedere la revisione processuale, nei modi e nelle forme che il Codice di Procedura Penale prevede”.

In parole povere, se esiste del materiale probante sulla responsabilità del delitto, nei confronti di Olindo Romano, altrettante sembrano non essere così palesi nei riguardi di Rosa Bazzi, almeno stando ai risultati delle indagini condotte dalla Falco Investigazioni di Lucca.