Un viaggio in treno da incubo: convogli ostaggio delle baby gang fra bestemmie, zuffe e vandalismi

Il racconto di uno spostamento da Firenze a Lucca di un utente del trasporto pubblico locale: “Non permetterei a mia figlia di usare il mezzo dopo le ore pomeridiane”
Baby gang in azione anche sui treni dei pendolari. Ad evidenziarlo il racconto di un frequentatore occasionale della tratta fra Firenze e Lucca che, seppur in un orario apparentemente tranquillo come quello delle 20, dichiara di aver avuto un certo timore per le presenze di giovani a dir poco aggressivi utenti, apparentemente non paganti, del trasporto pubblico locale.
“Di provenienza da un viaggio di lavoro – racconta – alle 20,09 sono partito da Firenze per Lucca dalla stazione di Santa Maria Novella. Non ricordo quale fosse la stazione intermedia esatta, ma quasi sicuramente tra Pistoia e Lucca sono saliti una masnada di adolescenti, rigorosamente senza mascherina (ancora obbligatoria sul trasporto pubblico, ndr) e certamente senza biglietto, urlanti, minacciosi e con fare pericoloso“.
“Giammai – commenta l’utente – permetterò a mia figlia di prendere treni da Firenze dopo le ore pomeridiane. Un pericolo reale. Urla, bestemmie, zuffe moleste tra loro, rumori, probabili danni al treno dato i rumori sentiti a distanza. Nessun controllo di personale a bordo, ovviamente nessun controllo di forze dell’ordine visto che mi hanno riferito che il fatto non è un’eccezione ma una regola costante”.
“Quella stessa orda di “barbari” – conclude la testimonianza – una volta scesi a Lucca, hanno imprecato e continuato a disturbare e bestemmiare lungo tutto il cammino fino alla porta San Pietro della città. Poi finalmente li ho seminati. Una terribile esperienza, intollerabile e inaccettabile per un cittadino che nulla può ovviamente replicare per evitare spiacevoli inconvenienti e possibili aggressioni. Prevenire, come si dice, sarebbe meglio che curare e questi individui non hanno veramente diritto di percorrenza in quelle condizioni”.