Pioggia di multe per ingresso non consentito nella Ztl ai pazienti della clinica Santa Zita

27 settembre 2022 | 13:05
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Pioggia di multe per ingresso non consentito nella Ztl ai pazienti della clinica Santa Zita

La struttura ha fornito i documenti che dimostrano la comunicazione alla Metro: scaduti i termini per il ricorso, non resta che l’impugnazione in tribunale

Cartelle pazze con sanzioni per ingresso non consentito nella Ztl. Almeno così sembra dal gran numero di impugnazioni che stanno per arrivare sul tavolo del tribunale civile di Lucca.

In questi giorni, infatti, sono state recapitate centinaia di multe riferite al 2019 a pazienti della clinica privata convenzionata Santa Zita di Lucca. Gli ignari pazienti che in quel periodo sono andati in centro città per farsi visitare, dopo aver speso soldi per le prestazioni sanitarie e pensando di essere in regola con il permesso giornaliero per entrare nella zona ztl comunale, stanno segnalando l’invio da parte della polizia municipale (che semplicemente registra l’ingresso non consentito nei varchi telematici) delle contravvenzioni, in larga parte maggiorate per il mancato pagamento dopo il primo avviso, circa 170 euro per ogni singola multa.

I casi sarebbero centinaia. Ma i pazienti multati riferiscono di non aver ricevuto intanto nessun primo avviso ma soprattutto di aver segnalato regolarmente alla clinica l’arrivo in città per il relativo ‘scarico’ della targa dall’elenco dei veicoli da sanzionare.

La clinica Santa Zita, dal canto suo, dimostra, documenti alla mano, di aver fornito ai pazienti che hanno telefonato o che sono andati di persona protestare sia il registro dell’anno della ricezione dell’arrivo dei pazienti sia la relativa segnalazione alla Metro per il permesso temporaneo per entrare nella zona Ztl.

I tempi per il ricorso al prefetto sono però scaduti. Ci sono invece i termini per impugnare le ingiunzioni di pagamento quando arriveranno davanti al giudice del tribunale di Lucca per chiedere la nullità degli atti inviati dalla polizia municipale e quindi delle relative sanzioni, multe e more. Insomma un caso destinato a finire in un’aula di giustizia che aprirà anche un dibattito sulla questione  che riguarda centinaia di pazienti di Lucca, Pisa e altre province toscane.

Se ne saprà di più nei prossimi giorni perché già molti pazienti multati si sono consultati tra loro e avviato tramite i propri legali l’iter per impugnare quella che ai loro occhi appare come una assurda ingiustizia, a maggior ragione visto che tutti erano tra le mura cittadine per questioni di salute.

La domanda è se l’errore nello ‘scarico’ delle targhe sia stato poi risolto o riguarda anche altri anni. Si vedrà.