Arsenico nei terreni dell’ex Edem, arrivano i fondi Pnrr per la bonifica

Nell’area erano state trovate anche altre sostanze tossiche
Area ex miniere Edem di Pietrasanta, dove Arpat anni fa aveva ritrovato sostanze tossiche e cancerogene, tra le quali arsenico e antimonio: dopo alcuni passaggi di tipo politico e tecnico, tra numerose polemiche e dibattiti anche sociali, si va verso una nuova fase. La speranza è che sia una strada definitiva soprattutto dal punto di vista ambientale e della salute dei cittadini.
A dicembre scorso il Comune di Pietrasanta aveva chiesto e ottenuto un incontro della conferenza dei servizi che la Regione Toscana ha indetto poi ad aprile. Regione, Comune di Pietrasanta, Comune di Camaiore, Asl e Arpat si sono quindi seduti insieme per analizzare i rischi e la situazione del torrente Baccatoio di Valdicastello e zone limitrofe. Dal Comune di Pietrasanta fanno sapere in merito che: “Ci sono state chieste integrazioni che stiamo producendo con l’aiuto di Arpat e di un consulente esterno”.
Più in generale l’assessore all’ambiente di Pietrasanta Tatiana Gliori ha affermato che: “Abbiamo ottenuto oltre 2 milioni di euro dal Pnrr per studio e bonifica del sito di Rezzaio (operazioni che sono in fase di predisposizione e programmazione). Inoltre stiamo demolendo i manufatti della vecchia miniera; abbiamo già classificato e rimosso i materiali di risulta rinvenuti in loco e siamo nelle fasi finali di progettazione del ripristino ambientale nella zona dei cosiddetti Gradoni. Più lo studio, in corso, per la regimazione delle acque di orti e giardini degli abitanti di Valdicastello”. Nelle prossime settimane se ne saprà di più.