Consumi “anomali” in bolletta, maxi multa alla società di luce e gas dopo i reclami dei clienti

11 ottobre 2022 | 12:46
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Consumi “anomali” in bolletta, maxi multa alla società di luce e gas dopo i reclami dei clienti

L’Adiconsum ha raccolto le lamentele di diversi utenti lucchesi e ha fatto condannare l’azienda a un milione e 800mila euro per “comportamento scorretto”

Fatture “anomale” e richieste di verifica dei consumi in bolletta rispedite al mittente (ovvero ai clienti), che in qualche caso sarebbero stati anche minacciati di essere lasciati senza elettricità o gas.

L’Adiconsum di Lucca, con sede in via Puccini, insieme ad altre associazioni in difesa dei consumatori, alcuni anni fa ha segnalato all’Antirust alcuni comportamenti ritenuti “scorretti” di Eni gas e luce (oggi Eni plenitude), la controllata del gruppo Eni che commercializza energia, ottenendo una maxi sanzione da 1 milione e 800mila euro.

La società, secondo numerose segnalazioni di cittadini, avrebbe messo in atto una condotta aggressiva in merito alla gestione delle istanze dei consumatori (reclami scritti, verbali, richieste di rettifica e di informazioni) concernenti la fatturazione dei consumi e dei conguagli pluriennali, che avrebbe esposto, per l’accusa, gli utenti al pagamento di somme non dovute e alla minaccia di distacco delle forniture di elettricità e/o gas, ritenute essenziali dai consumatori stessi.

Scrive infatti nel provvedimento l’Agcm: “L’autorità ha accertato che Eni spa ha gestito in modo inadeguato le istanze volte alla verifica dei consumi ed ha avviato o proseguito l’azione di riscossione nei confronti degli utenti, nelle more della trattazione di tali istanze, esercitando un indebito condizionamento nelle scelte dei consumatori stessi, relativamente alla decisione di effettuare un reclamo o richiedere la verifica dei consumi, Alla luce di quanto precede, l’Autorità ha vietato l’ulteriore diffusione o continuazione della condotta sopra descritta, in quanto contraria agli arrticoli 20, comma 2, 24 e 25 del codice del consumo”.

Eni, come era sua facoltà, ha impugnato al Tar del Lazio, competente per giurisdizione, la sanzione milionaria dell’Antitrust e nei giorni scorsi si è svolta un’udienza interlocutoria nella quale il presidente di sezione ha ammesso e rinviato alla prossima udienza un’istanza dell’Agcm molto particolare. Sarà depositato il verbale integrale alla base della sanzione ma sotto il vincolo della segretezza, cioè in pratica Eni potrà prenderne visione ma non farne copia. A tutela dei cittadini che hanno segnalato i comportamenti poi sanzionati. Nella prossima udienza la decisione del Tar del Lazio. Le criticità connesse all’attività di gestione dei reclami, oggetto di segnalazione, riguardavano, in particolare: l’emissione di fatture di importi anormalmente elevati a causa di blocchi di fatturazione o conguagli pluriennali; le richieste di pagamento e le rettifiche tardive dei consumi fatturati, anche soggetti a prescrizione; l’omessa acquisizione delle letture o delle autoletture; la fatturazione di consumi sovrastimati; l’addebito errato di consumi; l’incompletezza e/o l’inesattezza dell’informativa inoltrata al cliente, in tema di fatturazione. La sentenza è attesa per il prossimo mese di novembre.