Funerali di Denis, don Sonnenfeld: “A S. Vito una cerimonia condivisa con la famiglia”

15 ottobre 2022 | 10:11
Share0
Funerali di Denis, don Sonnenfeld: “A S. Vito una cerimonia condivisa con la famiglia”

Il parroco di Viareggio si scusa dopo un post su Facebook

I funerali di Denis, il 21enne morto una settimana fa in un incidente sui viali di circonvallazione a Lucca, hanno creato alcune polemiche sui social. Da ambienti della famiglia, infatti, era stato fatto passare il dispiacere della madre per il mancato svolgimento dei funerali all’interno delle chisa di San Vito. La cerimonia, in accordo fra le parti, si è poi svolta sul sagrato.

Don Luigi Sonnenfeld, parroco della Chiesina dei pescatori in Darsena a Viareggio aveva dedicato al caso un post su Facebook, definendosi “sconcertato”, ma poi appreso come stavano le cose si è subito corretto: “Apprendo ora da fonte sicura che il funerale del giovane di San Vito, morto in un incidente stradale, si è svolto davanti la chiesa in forma civile con il convinto consenso della famiglia, in dialogo con i responsabili della parrocchia. Lo sconcerto da me espresso e condiviso derivava dalla notizia di stampa che faceva pensare a una richiesta della famiglia e a un diniego della chiesa. Non è così. Mi dispiace essere stato tratto in inganno dalla comunicazione della stampa. E sono contento che il doloroso incontro sia avvenuto in un clima di aperta condivisione nella chiarezza dei segni”.

“Chi mi conosce sa che a volte vengo richiesto di andare alla ‘sala del commiato’ o all’obitorio, ‘per una benedizione. Di solito non rifiuto la mia presenza, ci mancherebbe, ma non eseguo riti anche solo accennati o benedizioni – prosegue il parroco -. Rispetto le scelte di vita delle persone e cerco di non imporre ‘cose sacre’ a chi non le ha condivise. Ma la vita è la morte vanno oltre ogni dimensione religiosa di appartenenza. Ci interpellano al di là di ogni credenza. E siamo uomini e donne di fronte al mistero della morte. In questa comune radice mi sento coinvolto e partecipo a quell’incontrarsi che, al di là di ogni differenza culturale, vede ‘brutto lasciar morire le persone da sole e ‘celebra funerale’. Questo a San Vito c’è stato”.