L’Asl porta al convegno nazionale le sfide della sanità territoriale




Dalla psicologia di comunità alle case della salute, tanti i contributi dei professionisti dell’azienda sanitaria Toscana nord ovest
Tanti i contributi da parte dell’Azienda Usl Toscana nord ovest alla ventesima edizione del congresso nazionale Card (Confederazione associazioni regionali di distretto) sul distretto E (è) la salute di comunità che si è svolto a Trento dal 13 al 15 ottobre scorsi.
Dopo la pandemia da Covid 19, la sfida più grande è oggi la realizzazione degli obiettivi del Pnrr, ovvero la messa a punto della casa della comunità, la realizzazione delle centrali operative territoriali (Cot), la realizzazione degli ospedali di comunità e il potenziamento delle cure domiciliari. È proprio su queste tematiche che l’impegno della Confederazione associazioni regionali di distretto è orientata e volta a individuare le linee di sviluppo più efficaci. Card si connota infatti come punto di riferimento scientifico, in grado di esprimere la complessità e la multidisciplinarietà del sistema sanitario nazionale.
Tra le proposte c’è proprio quella secondo cui il distretto dovrà coordinare, governare ed integrare tutti i tasselli che cooperano per realizzare la casa della comunità, come fulcro del sistema integrato. Sarà dal distretto che arriverà una risposta assistenziale integrata sotto il profilo delle risorse, degli strumenti e delle competenze professionali per determinare una presa in carico efficace alla popolazione. Dunque è proprio il distretto la chiave di volta e la porta che si apre sulle comunità, in un una visione che vede la salute della comunità come patrimonio da non disperdere per promuovere equità e ridurre le diseguaglianze di salute.
Lo sviluppo delle linee scientifiche si basa anche sulla possibilità di confrontare le esperienze virtuose provenienti dai vari territori nazionali e sono state infatti molte le esperienze e le occasioni di scambio e di condivisione.
Francesca Guarneri, dirigente medico del Dipartimento della sanità territoriale, è intervenuta nella sessione parallela con una comunicazione breve sul tema dell’accreditamento delle cure primarie valorizzando il modello adottato dall’azienda per la conduzione delle campagne di autovalutazione 2021.
Luigi Rossi, già direttore della zona distretto Piana di Lucca e attualmente con lo stesso ruolo in Valle del Serchio, ha presentato la nuova presa in carico delle cronicità nelle case della comunità e le connessioni con il territorio, intervenendo anche nella sessione sulla progettazione e innovazione delle case della comunità, dove ha illustrato il percorso della riforma e del Pnrr in Toscana, in una relazione realizzata insieme a Silvia Memmini, del Dipartimento della sanità territoriale.
La responsabile della struttura di educazione e promozione della salute area nord Valeria Massei e ancora Luigi Rossi hanno presentato una comunicazione sul progetto europeo Feast.
Nel corso dei lavori del congresso è emerso con forza che la salute della comunità si pratica attraverso il contributo delle professioni che intervengono nei percorsi clinico assistenziali. In questo senso Patrizia Fistesmaire ha presentato la nuova unità operativa complessa di psicologia della continuità ospedale territorio, di cui è direttrice facente funzione, collocata nel Dipartimento della sanità territoriale descrivendone la struttura, la vision e le dimensioni di sviluppo nella logica della continuità tra ospedale e territorio. Gli aspetti innovativi sono legati alla mission, tesa a considerare il vissuto psicologico nella persona che attraversa una malattia organica al centro del suo percorso di cura, ovunque ella si trovi, in qualunque momento o fase di essa e in ogni fase della vita.
Il direttore dell’unità operativa complessa assistenza infermieristica Lucca, Paolo Galoppini, è intervenuto nella sessione dedicata al distretto, all’equipe e alle comunità descrivendo una delle risorse più preziose per le aree interne, l’IFec, con particolare focus sulla Valle del Serchio: si tratta di una figura fondamentale e di sviluppo per le case della comunità, come modello assistenziale presente dal 2021 nei nostri territori, in particolare come occasione di governance della salute anche nelle zone interne.
Tra i contributi ben tre poster dagli operatori della Azienda Usl Toscana nord ovest: uno da parte del responsabile delle cure primarie della Piana di Lucca Marco Farnè e altri professionisti del territorio con il titolo Cura della comunità è già Cura, due di Valeria Massei e altri operatori sui temi Educare alla donazione tra peer education e didattica a distanza e Peer education per l’esitazione vaccinale: l’esperienza delle Zone Piana di Lucca e Valle del Serchio della Azienda Usl Toscana nord-ovest.