Una famiglia spazzata via nell’esplosione della casa: ex sindacalista e giovane madre morti sotto le macerie

27 ottobre 2022 | 21:34
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Una famiglia spazzata via nell’esplosione della casa: ex sindacalista e giovane madre morti sotto le macerie

Ecco chi sono le vittime della tragedia di Torre: la figlia è salva perché era a scuola

E’ stata Lyudmyla la prima ad essere trovata. Era sepolta dalle macerie della casa che condivideva da qualche anno con il compagno Luca Franceschi, ex dipendente della Mover di Viareggio, da circa 4 anni in pensione. Il corpo dell’ex sindacalista della Filt Cgil di Lucca, scrittore e poeta, è stato trovato dopo quasi due ore di ricerche dalle squadre dei vigili del fuoco, impegnati con una trentina di uomini a scavare fra le rovine di una palazzina letteralmente sventrata da un’esplosione provocata da una perdita di gas.

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Un boato, l’onda d’urto del gas seguita all’esplosione e l’incendio: una tragedia sulla via per Camaiore, nella frazione di Torre, alle porte di Lucca.

Lyudmyla Perets morta esplosione casa torreLydmyla Perets

Due destini che si erano uniti diversi anni fa e che si sono spezzati nello stesso istante. E’ salva invece la figlia 17enne della donna, Lyudmyla Perets, 44 anni, un lavoro in un’impresa di pulizie: con lei era arrivata a Lucca dall’Ucraina e si era rifatta una vita con Luca. Lui, 69 anni, un passato di impegno politico e sindacale l’aveva portata a vivere con sé, accogliendo a braccia aperte anche la figlia. Oggi la ragazza, che frequenta il liceo artistico di Lucca, ha dovuto fare una terribile scoperta: la polizia le ha dovuto dire che quella che era diventata la sua famiglia non esisteva più.

Luca Franceschi morto esplosione torreLuca Franceschi

Un dramma nel dramma, quasi non fosse fin troppo devastante vedere una casa cancellata dalla violenza di un’esplosione e perdere tutto, da un minuto all’altro. Per Lyudmyla e Luca è stato così: sono morti in quell’esplosione dalle cause ancora tutte da chiarire. Così violenta che in un istante si sono rotti i vetri delle finestre della casa più vicina, a una 60ina di metri dalla palazzina che ora non esiste più.

Luca Franceschi era molto conosciuto in città ma anche in Versilia. Oltre al lavoro per tanti anni alla Mover, società municipalizzata del Comune di Viareggio, era stato nel direttivo della Filt Cgil di Lucca: “Un punto di riferimento dei lavoratori e delle lavoratrici della Mover, con cui sono state fatte tante lotte, molte anche costruttive”, spiegano gli ex colleghi che lo conoscevano bene. Dopo un incarico anche nel direttivo della Camera del Lavoro di Lucca, Franceschi era andato in pensione. A una sola cosa non era riuscito a rinunciare: al suo amore per i libri e la scrittura.

Aveva interrotto gli studi alla facoltà di lettere e filosofia di Pisa, dove si sarebbe voluto laureare in Storia. Alcuni anni fa, però, aveva pubblicato un libro di poesie, dal titolo La dea compensatrice.