Prodotti non conformi o pericolosi, maxi sequestro nei temporary store






Blitz di polizia municipale e ufficio delle dogane in alcune attività temporanee: sigilli a 3.500 pezzi
Vendevano gadgets non conformi, senza marcature Ce, o prodotti dannosi o pericolosi per la salute del consumatore. Sono 3500 gli oggetti sottoposti oggi (30 ottobre) a sequestro amministrativo nel corso dei controlli organizzati dai nuclei di polizia commerciale e di sicurezza urbana del corpo di polizia municipale di Lucca, in collaborazione con personale dell’ufficio delle dogane di Pisa per quello che riguarda alcuni temporary store, presenti nel centro storico di Lucca nel corso della kermesse dedicata al fumetto ma che sono – è bene ricordarlo – estranee ed esterne al circuito del festival.
Tra i pezzi sequestrati si è trattato soprattutto di pupazzi in peluche, giocattoli e capi d’abbigliamento. Un blitz congiunto che in un caso in particolare ha portato a passare al setaccio una attività temporanea in via San Girolamo, da cui il personale dell’ufficio dogane ha sequestrato diverse scatole di prodotti su cui saranno svolti gli accertamenti del caso e che è stata chiusa.
Secondo l’accusa, alcune delle attività commerciali finite sotto la lente avrebbero proposto merce senza marcatura Ce, articoli che potrebbero risultare dannosi o pericolosi per la salute del consumatore, disciplinati dalle direttive della Comunità Europea. Inoltre, per polizia municipale e ufficio delle dogane, vendevano capi di abbigliamento privi di cartellini riportanti le informazioni per i consumatori, relative alla provenienza ed alle caratteristiche dei materiali con cui erano realizzati, in aperto contrasto da quanto previsto dalla legge.
Contestate violazioni alle norme sulla sicurezza dei giocattoli e quelle di riferimento sui prodotti tessili si è proceduto al sequestro amministrativo al fine di prevenire sia gli effetti nocivi sulla salute del consumatore finale che per quanto concerne la tutela della concorrenza leale.
L’attività è stata condotta a seguito del protocollo d’intesa siglato nel mese di marzo scorso tra il Comune di Lucca e l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli di Pisa per la prevenzione e la repressione dei fenomeni illeciti connessi al commercio, attraverso il contrasto alla vendita di prodotti contraffatti o riportanti indicazioni false e fallaci sull’origine, sulla provenienza o sulla qualità, non corrispondenti alle norme sul commercio internazionale. L’attività è stata svolta congiuntamente anche al gruppo guardia di finanza di Lucca, in particolare per quello che riguarda i controlli riguardanti gli accertamenti della regolarità fiscale.