Lutto nel mondo Lgbt: morto lo storico attivista Giulio Maria Corbelli

È stato il primo presidente de L’Altro Volto Lucca gay lesbica, associazione nata esattamente vent’anni fa
Lutto nel mondo Lgbt lucchese.
Oggi se n’è andato prematuramente Giulio Maria Corbelli, il primo presidente de L’Altro Volto Lucca gay lesbica, la prima associazione Lgbt lucchese, nata esattamente vent’anni fa.
Cinquantasei anni, originario di Lecce, Giulio Corbelli si era trasferito a Pisa nel 1984 e negli anni successivi aveva – tra l’altro – ricoperto il ruolo di direttore del sito Gay.it.
L’amore, l’amicizia e il teatro (recitava nella compagnia del Teatro del Carretto), lo portarono spesso a Lucca, e così, nell’ottobre del 2002, fu tra i partecipanti alla prima riunione della nascente realtà Lgbt locale e, successivamente fu eletto presidente.
Giulio era una persona estremamente empatica, divertente e intelligente. Ha ricoperto quel ruolo con grande passione e capacità, nonostante le mille difficoltà dovute al clima che in quel periodo si respirava in città. Nel settembre 2003, dopo l’assalto fascista alla libreria Baroni, rea di aver ospitato alcune iniziative dell’associazione, Giulio curò l’organizzazione della manifestazione di protesta contro quella violenza, che radunò oltre 2mila partecipanti e che vide sfilare in corteo, per la prima volta a Lucca, gay, lesbiche e trans.
Trasferitosi a Roma, si era poi impegnato come attivista in associazioni a sostegno delle persone sieropositive e nella lotta all’Aids. Fino all’ultimo ha ricoperto la carica di presidente di Plus Roma.
“Se i/le giovani Lgbt lucchesi vivono in una città meno omotransfobica – commenta l’attivista lgbt Massimiliano Piagentini – lo devono anche all’instancabile lavoro di Giulio, che ci ha lasciati troppo presto. Lo ricorderemo sempre con immenso affetto e gratitudine”.
“Giulio Maria Corbelli non c’è più, e il dolore che proviamo ci spinge a ricordare il suo impegno per i diritti di tutte e tutti: a partire dagli ultimi, quelli a cui nessuno pensa, i diseredati, gli scomodi, gli invisibili – ricorda il consigliere Daniele Bianucci -. Pugliese di nascita, ad inizio degli anni duemila Giulio è stato lucchese di adozione, per l’impegno portato avanti nella nostra Città non solo nel mondo culturale (è stato attore del Teatro del Carretto) ma in particolare per la lotta contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. È stato, quello, un momento molto importante: perché ha dato visibilità, pure nella nostra Città, ad un moto di richiesta di diritti ed integrazione che, fino a quel momento, era assolutamente molto più sommerso”.
“E il contributo di Giulio è stato importante, io direi decisivo: come fondatore e poi primo presidente dell’associazione L’Altro Volto, come principale promotore della grande manifestazione cittadina che nel settembre 2003 coinvolse migliaia di persone nel Centro della Città, che reagirono così alla violenza fascista che aveva danneggiato la libreria Baroni di via San Paolino, ‘colpevole’ di aver ospitato un libro a tematica lgbt – conclude Bianucci -. Non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo dimenticare Giulio: perché la sua storia è intrinsecamente legata a quella di tutti noi e della Città intera. E le lacrime che oggi versiamo per la sua scomparsa ci danno la forza per pensare a tempi e modi per ricordare il suo coraggio, la sua passione, il suo amore per gli altri”.