Scatta l’allarme bomba in piazzale Risorgimento: fatta brillare un’auto sospetta
La vettura rubata una settimana fa aveva degli strani fili sul cruscotto: intervengono gli artificieri. L’intera zona a due passi dalla questura isolata per motivi di sicurezza
L’auto è stata fatta “brillare” dagli artificieri. L’obiettivo era scongiurare un allarme bomba scattato nella prima sera di oggi (17 novembre) in piazzale Ricasoli, nel parcheggio riservato al personale della questura di Lucca. L’intera zona è stata isolata e il traffico deviato per consentire in sicurezza le operazioni di messa in sicurezza. Alla fine è stato accertato che si trattava di un falso allarme. Nessun esplosivo nell’auto.
Gli artificieri, poco dopo le 21 hanno piazzato una carica per aprire la portiera ed ispezionare l’abitacolo di una vettura, risultata rubata una settimana fa da un parcheggio nei pressi delle ex Officine della Latta, con all’interno il telecomando per alzare le sbarre che regolano l’accesso all’area di sosta: nell’auto erano stati notati alcuni strani fili sul cruscotto che hanno fatto scattare la procedura di massima cautela in casi come questo. Il proprietario, consultato al riguardo, aveva negato che fossero presenti prima del furto.
Per questo motivo, a causa del sospetto di un ordigno, in serata sul posto sono arrivati, oltre alle volanti della polizia e ai vigili del fuoco, gli artificieri per scongiurare l’eventuale pericolo di una bomba piazzata sulla vettura tra l’altro in un luogo sensibile, a due passi dalla questura e nel parcheggio riservato agli agenti e al personale degli uffici di viale Cavour.
Si tratta di una Fiat 500 d’epoca risultata rubata almeno sette giorni fa: soltanto oggi pomeriggio il proprietario che la teneva parcheggiata in uno stallo riservato nei pressi delle ex Officine della Latta, in via Nazario Sauro, è stato contattato nel pomeriggio dagli agenti che hanno totato la vettura in sosta negli stalli riservati e sono risaliti al possessore. E’ stato così che l’uomo si è accorto del furto e si è recato in questura a denunciarlo. La vettura è stata, infatti, lasciata in sosta nel parcheggio che è utilizzato anche dal personale della questura ed è stata notata dagli agenti. Dagli accertamenti è risultato subito che si trattava proprio di quell’auto rubata. Un dettaglio che ha fatto ancor più insospettire gli investigatori. Gli agenti hanno contattato il proprietario che però quando è arrivato sul posto ha notato sul cruscotto degli strani fili, assicurando agli agenti che prima non c’erano. In particolare sono stati notati dei fili sul retro della vettura e uno collegato alla chiusura di sicurezza che andava fino al cruscotto. Uno scenario che ha fatto scattare l’allarme.
E’ subito sembrato, infatti, che tutto ciò fosse molto strano e per precauzione sono stati fatti arrivare gli artificieri. Dal parcheggio sono state fatte togliere tutte le auto ed è stato impedito ai passanti di avvicinarsi. Nella zona è stato anche interrotto il traffico. Le auto sono state deviate sulla viabilità alternativa per impedire che qualcuno si avvicinasse durante le operazioni.
In serata sul posto si è recato anche il sindaco Mario Pardini, per verificare la situazione e assistere alle operazioni degli artificieri. Il personale specializzato in situazioni simili ha piazzato una carica per aprire la portiera e ispezionare l’abitacolo della vettura rubata e scongiurare il pericolo di eventuali ordigni nascosti all’interno.
Gli artificieri hanno piazzato cariche in diverse serie: quattro almeno le esplosioni che sono state provocate per scongiurare l’allarme bomba, quando, ovviamente, la zona era in totale sicurezza. Alla quarta carica piazzata, si è aperto il cofano dell’auto. Alla quinta esplosione, la vettura è stata bonificata e l’allarme, a quanto pare, è cessato senza conseguenze.
Prima sono stati fatti saltare gli sportelli, poi il cofano e a quel punto è scattato il lavoro di bonifica della vettura, con una operazione degli artificieri che si è protratta per ore. Nessun esplosivo nell’auto: cessata l’emergenza proseguiranno le indagini per risalire agli autori del furto.