Piana, in aumento le violenze sulle donne. Boom di accoglienze nelle case rifugio

24 novembre 2022 | 14:51
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Il centro antiviolenza Luna mostra i dati in vista del 25 novembre: “La violenza di genere è la piaga del nuovo secolo”

266 donne accolte nel 2022, di cui 42 hanno fatto accesso alle le case rifugio ad indirizzo segreto con 54 figli. Quest’ultimo dato è in netto aumento rispetto agli anni precedenti, così come i numeri riguardanti tutti i tipi di violenze subite dalle donne, comprese le molestie e le violenze sessuali. Sono questi, in estrema sintesi, i dati più rilevanti presentati questa mattina (24 novembre) al centro antiviolenza Luna.

A fare il punto, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è è stata la presidente Daniela Caselli insieme al proprio staff di professioniste.

“Io leggo un dato positivo – ha sottolineato Daniela Caselli -. Il fenomeno della violenza di genere c’è e verrà combattuto con ogni mezzo, legge e con tutte le nostre forze. Però il fatto positivo che emerge è che ci sono più accessi al centro antiviolenza e questo significa che le donne cominciano a fidarsi di più, a capire che intorno c’è una sensibilità diversa e più accogliente e responsabile. E forse vengono giudicate meno duramente anche grazie alla nostra opera di sensibilizzazione sul territorio, a partire dalle scuole”.

Il report

“Il lavoro del centro antiviolenza rappresenta da decenni l’avanguardia e la prima linea, in senso simbolico, temporale e materiale, del contrasto alla violenza maschile a donne, bambine e bambini – commentano -. Hanno prodotto nel tempo conoscenze, esperienze, saperi, pratiche, letteratura e hanno contribuito a promuovere e trasformare leggi, conoscenze scientifiche, acquisizioni culturali e molte conquiste sul piano dei diritti. Forti di questo ruolo, come tutti gli anni, intendiamo restituire una fotografia della situazione attuale del nostro territorio, ponendo inoltre l’attenzione sul triennio della pandemia ed andando ad evidenziare i percorsi in ambito lavorativo e legale. Dal 2020 ad oggi i dati dimostrano come le violenze emerse siano in aumento, ogni fascia d’età inclusa quella delle giovanissime 18-29. Questa evidenza potrebbe essere frutto del lavoro di sensibilizzazione svolto sul territorio e nelle scuole, si avverte sempre di più la legittimizzazione a parlarne e questo rende necessaria una maggiore consapevolezza, anche a livello istituzionale”.

“Molte sono le donne che si trovano a fronteggiare questo difficile percorso – sottolinea il centro antiviolenza -: nel solo 2022, dei 266 contatti totali pervenuti al cav sono stati avviati 189 percorsi di uscita dalla violenza, i quali non necessariamente si concretizzano in atti legali; infatti, solo il 30% delle donne che fanno accesso hanno denunciato, in quanto affidarsi al percorso legale risulta spesso tormentato, portando ad esempio la procedura di separazione, l’intervento dell’autorità giudiziaria civile non risente dell’esigenza di differenziare un post-separazione di una relazione violenta da quello di una coppia conflittuale. Esiste quindi una contraddizione: da un lato, una stessa situazione può avere rilevanza nel penale riconoscendola come violenza, e, dall’altro, non essere considerata nel procedimento civile in particolare quando i giudici sono chiamati a valutare le competenze genitoriali. Una nota positiva risulta nella rilevazione dei dati sull’applicazione di misure cautelari (provvedimenti di tutela adottati in fase di indagine e durante il processo) si riscontrano numeri confortanti nel territorio lucchese, ove è stato riscontrato un incremento delle misure cautelari concesse a dimostrazione della gravità dei fatti che le donne denunciano“.

La maggior parte delle donne arriva con una richiesta precisa: uscire dalla violenza – affermano -. Lo dimostrano i 767 colloqui di supporto psicologico con le nostre operatrici, perché questo è lo scopo del centro: accogliere ed accompagnare le donne nella ricerca di soluzioni e risposte alla difficile situazione in cui si trovano coinvolte e vittime, passando attraverso un processo di empowerment, al fine di riguadagnare potere e controllo sulle proprie vite. Parlando di situazioni di rischio sono in aumento anche le donne costrette ad abbandonare le proprie case e fare accesso in emergenza presso le case rifugio ad indirizzo segreto: solo nel corso di quest’anno abbiamo accolto 42 donne con i loro 54 figli, provenienti dal territorio regionale o nazionale. Per sopravvivere esse si vedono costrette ad accettare di abbandonare la propria realtà, i propri affetti, il proprio lavoro, per un periodo di tempo indeterminato. Le solite donne che sono disposte a mettersi in gioco, che trovano la forza di denunciare, come se la paura e l’aver bisogno di fuggire non fosse abbastanza, riconsiderano le priorità e gli obiettivi della loro vita e nonostante questo, trovano la forza e accettano di essere accompagnate verso la riacquisizione dell’autonomia perduta”.

“A questo proposito, grazie alla rete sviluppata sul territorio tra i vari enti, in particolare il centro per l’impiego e mestieri toscana, 18 donne hanno intrapreso progetti finanziati dalla regione, orientati all’inserimento nel mondo del lavoro. Tali percorsi fornivano la possibilità, di conseguire la patente, di seguire corsi professionalizzanti, di lingua e digitali e tirocini retribuiti, alcuni dei quali, si sono finalizzati con un contratto di assunzione. In conclusione, davanti all’evidenza che l’attenzione crescente alla violenza maschile sulle donne si esaurisce troppo spesso in dichiarazioni di importanti principi, ci pare necessario la messa in atto di azioni e strumenti di intervento attraverso l’accompagnamento al fianco della donna verso un progetto di fuoriuscita dalla violenza condiviso e concordato con la stessa”.

I dati nel dettaglio

Le donne accolte nel 2022 sono ben 266 (nel 2020 erano state 219, 266 nel 2022) e nel corso degli anni è aumentata la giovane fascia di età che va dai 18 ai 29 anni che è arrivata a 40 accoglienze (+25 rispetto al 2020) uniformandosi con le altre fasce. Delle donne accolte, c’è una grandissima percentuale di disoccupate (ben 63) e la maggior parte sono italiane (169).

violenza sulle donne dati centro antiviolenza luna

Le violenze di ogni tipo sono in aumento rispetto al 2021: 29 di matrice economica (+1), 110 fisica (+8), 165 psicologica (+3), 26 stalking (+7), 24 violenze sessuali (+14) e 13 molestie (nei due anni passati la voce diceva 0).

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Nel 2022 hanno denunciato il 30% delle donne che hanno intrapreso un percorso al centro antiviolenza (58 denunce di cui 3 ritirate).

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Stanno aumentando sensibilmente anche le ore di supporto psicologico che risulta evidentemente la prima richiesta della donna che entra in contatto con il centro. In aumento anche le donne costrette ad abbandonare le proprie case e fare accesso in emergenza nelle case rifugio ad indirizzo segreto: solo nel corso di quest’anno sono state accolte 42 donne con i loro 54 figli, provenienti dal territorio regionale o nazionale.

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