Cura con zenzero e ananas il paziente colpito da un’infezione ma gli provoca la sterilità: urologo condannato a un maxi risarcimento

25 novembre 2022 | 13:55
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Cura con zenzero e ananas il paziente colpito da un’infezione ma gli provoca la sterilità: urologo condannato a un maxi risarcimento

L’uomo si è dovuto sottoporre ad un altro intervento chirurgico e ha perso un testicolo

Sembra una storia d’altri tempi, quando le malattie si potevano curare solo con infusi a base di erbe che si reputavano miracolose. Non c’era da fare altro che attendere e sperare. Ma non siamo in una remota epoca del passato. Quello che accade risale infatti ad appena 10 anni fa.  E a prescrivere un rimedio a base di spezie e frutta è un urologo della provincia di Lucca, che ora dovrà pagare cara la sua prescrizione ad un paziente colpito da una infezione.

Secondo quanto ricostruito, infatti, il medico gli disse di sospendere l’antibiotico e di curarsi con zenzero e ananas senza fare nessun tipo di accertamento sull’infezione alle vie urinarie che lo affliggeva da un po’di tempo e per cui era stato già operato. Il paziente segue con assoluto scrupolo le sue indicazioni ma peggiora, inesorabilmente, e viene successivamente operato d’urgenza per l’asportazione di un testicolo. Il medico è stato condannato in tutte le sedi.

Il paziente finito alla sua attenzione, infatti, stando ai vari resoconti processuali, è stato colpito da azoospermia (assenza di spermatozoi nel liquido seminale) e di conseguenza non potrà più avere figli. L’urologo versiliese dopo la condanna penale a 9 mesi di reclusione, per lesioni personali colpose gravissime è stato condannato in sede civile, in solido con l’Asl Toscana centro, dove lavorava circa 10 anni fa all’epoca dei fatti, a pagare oltre 200mila euro di risarcimento danni. L’Asl ha provveduto a risarcire il paziente e poi si è rivolta alla corte dei Conti per chiedere la condanna del medico a pagare la sua parte: la metà. Nei giorni scorsi la magistratura contabile ha emesso sentenza di estinzione del giudizio perché il medico della provincia di Lucca ha pagato il dovuto all’azienda sanitaria: 102mila euro. I fatti risalgono a circa 7 anni fa, quando secondo la ricostruzione processuale, il paziente aveva contratto un’infezione alle vie urinarie, poi sfociata in una grave infiammazione al testicolo, a seguito di un’operazione chirurgica. I medici gli avevano prescritto una terapia antibiotica e consigliato una visita urologica urgente.

A compiere quest’ultima l’urologo, che non solo – per l’accusa – non avrebbe svolto accertamenti microbiologici ma addirittura, invece di un antibiotico più potente del precedente, avrebbe “prescritto la sospensione della terapia antibiotica nei confronti del paziente e la sostituzione della medesima con una terapia naturistica a base di zenzero, ananas e querticina”. Da ciò il peggioramento del paziente e la successiva operazione di asportazione di un testicolo e la compromessa capacità procreativa che avevano portato prima alla condanna in sede penale e poi a quella in sede civile per il risarcimento del danno. Si legge infatti nella sentenza della corte dei Conti: “Degli importi erogati la Procura erariale ha chiamato a rispondere il convenuto nella misura complessiva quantificata nell’atto di citazione corrispondente a quanto corrisposto dall’azienda in conseguenza della gravissima colpa professionale derivante dalla prescrizione di terapie in astratto non adeguate, in sostituzione di quelle già prescritte. In data 19 settembre scorso l’Asl Toscana Centro attestava di aver ricevuto il 3 marzo l’importo di 102.412,36 da parte del dottore per cui all’udienza camerale del 9 novembre il magistrato relatore ha evidenziato l’intervenuto deposito della documentazione attestante il versamento. La corte dichiara la estinzione del giudizio”. Il caso da un punto di vista giudiziario si è concluso in ogni sua fase e aspetto.