Tarda il pagamento delle rate del mutuo e la banca vende il credito a terzi: la casa finisce all’asta

29 novembre 2022 | 18:51
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Tarda il pagamento delle rate del mutuo e la banca vende il credito a terzi: la casa finisce all’asta
Tarda il pagamento delle rate del mutuo e la banca vende il credito a terzi: la casa finisce all’asta
Tarda il pagamento delle rate del mutuo e la banca vende il credito a terzi: la casa finisce all’asta
Tarda il pagamento delle rate del mutuo e la banca vende il credito a terzi: la casa finisce all’asta

Al proprietario è stato chiesto di rientrare di 70-80mila euro: “Nessuno mi ha avvertito della cessione, questa situazione potrebbe capitare a tutti”

Saranno sfrattati e la loro casa verrà venduta all’asta perché la banca ha cartolarizzato il mutuo. Un vero e proprio incubo è diventato realtà per una famiglia lucchese che, dopo aver ipotecato la propria abitazione, si è vista cedere il mutuo contratto con l’istituto di credito ad una società terza, perché, a quanto sostenuto dal cliente della banca, il mutuo sarebbe stato in condizioni di sofferenza.

Si tratta di una situazione che è vissuta da molte famiglie in questi anni di crisi: prima il Covid, adesso il caro bollette, gli italiani si sono trovati in ginocchio con delle spese da sostenere. Ma questa famiglia lucchese, a quanto dichiara il capofamiglia, le rate le aveva pagate.

“Sono stato sfrattato da casa e i primi di dicembre il tribunale metterà all’asta la mia abitazione – dice l’uomo, in difficoltà per ai debiti -. Mia moglie si sta letteralmente strappando i capelli, mio figlio si vergogna addirittura ad uscire di casa e io non so più come fare”.

Dal 2001 al 2006, il signore lucchese apre tre mutui con una banca locale e mette a garanzia la propria abitazione. Nel 2016 però la banca lo contatta, perché il suo mutuo viene considerato sofferente e, a quanto sostiene, banca e cliente si mettono d’accordo per un piano di rientro con 24 rate da 500 euro l’una, a partire da novembre 2016, fino a novembre 2018. Se le rate fino alla scadenza fossero state regolari, la banca si impegnava a rinegoziare un nuovo piano di rientro con rate al rialzo.

“C’era stato questo accordo per metà verbale e per metà scritto e noi pensavamo che tutto si fosse sistemato – sostiene il signore -. Nel 2018 ne abbiamo pagate sette in una volta sola, per un totale di 3500 euro, proprio a novembre”.

Sicuro che gli accordi presi con la banca fossero sempre validi, il signore e la sua famiglia sostiene di aver proseguito nel pagamento delle rate, in modo continuativo, fino a giugno 2020.

“Nonostante ci fosse il Covid e si fosse in lockdown, io ho proseguito a lavorare e a pagare le rate – aggiunge il signore – La banca però, non mi contattava ed era da un po’ che aspettavamo la loro chiamata, che non è mai arrivata. Dopo un po’ abbiamo capito il perché. Il nostro mutuo era stato cartolarizzato, ovvero è stato giudicato dalla banca come sofferente, ed è stato ceduto ad una società terza”.

Le banche, in alcuni casi, per rientrare in breve tempo della liquidità concessa, si avvalgono della cartolarizzazione, ovvero, cedono il mutuo ad altri incassando immediatamente la somma prestata e cedendo ai terzi le rate. Per la cartolarizzazione di un mutuo, non è obbligatorio per legge avvertire il contraente esi tratta di un’operazione consentita e trasparente.

“Nessuno mi ha chiamato, ma io proseguivo a pagare pensando che fosse comunque valido il piano di rientro che avevamo stabilito. Quando poi la società si è fatta viva, per non vendere la mia casa all’asta, mi chiede 70-80mila euro di cui la metà immediatamente e l’altra metà entro un anno”.

Il proprietario e la sua famiglia, non essendo in possesso di questa somma di denaro, si vedranno con tutta probabilità sottrarre la propria abitazione. “È proprio una brutta faccenda – si chiede – Che fine hanno fatto i soldi che avevo dato? Perché la mia banca non mi avvertito?”

Il tribunale l’ha contattato avvertendolo che il giudice dell’esecuzione ha già fissato l’udienza per esaminare l’operazione di stima dell’immobile e in quell’occasione sarà fissata la data della vendita all’asta dell’appartamento, che in genere avviene entro 6 mesi.

“Purtroppo i primi di dicembre la mia casa finirà all’asta e il tutto è stato fatto in tempi rapidi, pensavo ci volesse molto, 6-7 anni prima di arrivare a questo punto. Abbiamo dovuto addirittura chiedere al custode se potevamo stare a casa nostra – dichiara disperato l’uomo – Voglio raccontare questa storia per spiegare quello che è successo, perché in un periodo di crisi come questo, potrebbe succedere a tutti”.