Vanessa, vita da escort: “Guadagno 500mila euro l’anno ma dichiaro tutto”

1 dicembre 2022 | 14:35
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Vanessa, vita da escort: “Guadagno 500mila euro l’anno ma dichiaro tutto”

La 25enne si confessa: “I regali extra dei clienti non mancano mai”

Ultima tappa di un mini-viaggio nella “Lucca a luci rosse”: il mestiere più antico del mondo, un business che secondo il Codacons vale circa 4 miliardi di euro l’anno, con circa 120mila escort stabili e 20mila occasionali e oltre 3 milioni di clienti. Una vera e propria economia sommersa finita nelle statistiche dell’Istat che ha citato lo studio effettuato dal Codacons.

Nulla di illegale dal punto di vista penale, se non c’è induzione o sfruttamento, fermo restando che si deve trattare di persone maggiorenni e consenzienti, e quindi resta “solo” un problema da un punto di vista fiscale. Dovrebbero in pratica presentare dichiarazione dei redditi e pagare le tasse, molte dicono di farlo, alcune magari lo fanno, ma il problema resta. La Cassazione ha quindi chiarito che i proventi derivati dalla prostituzione sono tassabili e vanno indicati in dichiarazione alla voce “redditi diversi” o “redditi di lavoro autonomo”.

Da un punto di vista civilistico, invece, sotto cioè il profilo della validità del contratto siglato (anche se oralmente) tra la escort e il cliente, la prostituzione comporta la nullità dell’obbligazione perché la causa (ossia lo scopo del contratto stesso) è contraria al buon costume. L’unica conseguenza è che chi ha pagato in anticipo non può ottenere la prestazione in caso di inadempimento o non può chiedere la riduzione del prezzo nel caso in cui sia insoddisfatto delle prestazioni ottenute. Quindi non si può denunciare la prostituta che si sottrae all’ultimo minuto all’attività promessa, ad esempio. Ma ad ogni modo in caso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, scattano le sanzioni tributarie e, se si evadono oltre 50mila euro, scatta anche il penale, ossia il reato di omessa dichiarazione dei redditi. Se vi è esercizio abituale dell’attività, i proventi della prostituzione rientrano nella categoria dei redditi di lavoro autonomo, se l’esercizio della prostituzione è occasionale, i proventi rientrano nei redditi diversi. Il reddito, in tal caso, è costituito dalla differenza tra l’ammontare percepito nel periodo d’imposta e le spese specificamente inerenti alla loro produzione. La prostituta deve versare l’irpef, ma non l’irap essendo attività personale. Inoltre, essendo attività di lavoro autonomo, la prostituta è tenuta agli obblighi del versamento dell’iva. In particolare ai fini iva, l’attività di meretricio acquista rilevanza impositiva solo se è esercitata professionalmente e abitualmente. Al momento le vicende tributarie sono queste sulla prostituzione, una vera e propria economia sommersa, secondo l’Istat e di valore cospicuo stando al report. Ma la materia è in continua evoluzione. Ma gli aspetti legati alla prostituzione sono ovviamente molteplici e i pareri discordanti. Un argomento decisamente divisivo.

La prostituzione in Toscana e in Lucchesia e la testimonianza di Vanessa, 25 anni di origini versiliesi, che dice di guadagnare 500mila euro l’anno e di avere clienti insospettabili già da un paio d’anni e di essere in regola col fisco, a suo dire.

Ma nella concretezza più assoluta quanto costa un escort e quanto è diffuso in Toscana e a Lucca e in provincia il fenomeno? Stando agli ultimi dati a disposizione e utilizzando soprattutto il web e i numeri di telefono disponibili e pubblicizzati, il prezzo di una escort (prostituta di alto bordo si sarebbe detto un tempo e che non lavora in strada) è compreso tra 200-300 euro l’ora ma può essere più costoso se il cliente desidera prestazioni particolari, dai 500 euro fino a 1000 euro ogni sessanta minuti. Secondo il sito web più famoso del settore, le escort in Toscana attualmente sarebbero circa 6000, di cui più di mille risiederebbero, o comunque lavorano, a Firenze. E sono in aumento. Gli aumenti di annunci più consistenti da un punto di vista numerico nell’ultimo anno si sono registrati a Siena e a Livorno, e al terzo posto ex aequo a Lucca e a Grosseto. In crescita anche le top escort in tutta la regione (da 500 euro l’ora a salire) che utilizzano il capoluogo regionale come base per poi spostarsi in tour nel resto della regione e d’Italia.  Il web ha certamente aiutato il settore a svilupparsi e ha permesso a molte sex workers di ottenere una certa visibilità senza dover stare in strada. I siti specializzati come permettono da un lato ai clienti di cercare in modo rapido e semplice le escort, e dall’altro consentono alle escort di filtrare le telefonate e i messaggi da parte degli utenti, il che vuol dire anche una maggiore sicurezza e privacy rispetto a frequentare strade di periferia per cercare nuovi clienti. Ovviamente vengono utilizzate anche le nuove tecnologie, le web cam, le chat, che costano molto meno e sono quindi accessibili a tutti i portafogli.

Su Lucca al momento sono presenti circa 50 annunci di escort disponibili e 25 top escort, suddivise poi per prestazioni e categorie. E cliccando su ogni profilo si accede a una vera e propria scheda di presentazione, con info varie, orari e modalità di incontro. Non mancano mai foto e descrizione personale, misure, provenienza, lingue parlate ecc. Si va da Amanda, ungherese che parla 4 lingue che scrive: “Sono una vera esplosione di passione e sensualità. Sempre pulita delicata. Simpatica e multo discreta. Chiamami e concediti una pausa viene a conoscermi e sicuramente non te ne pentirai, non troverai brutte sorprese dietro le porte. Ambiente discreto e pulito”. A Clarissa, 23 anni, italiana che dice di sé: “Pelle profumata e vellutata come la seta, viso d’angelo, fisico tonico, molto pulita sarò la tua amica in ogni occasione come vorrai tu”.

Contattandole poi dopo aver stabilito il tipo di prestazione e la tariffa oraria, l’incontro dal vivo, se si sceglie questa modalità, avviene sempre in casa o in hotel, a garanzia di tutti, e si passa quindi a luogo e ora. Nessuna delle escort contattate telefonicamente (circa 10) ha detto di accettare rapporti non protetti, ma poi cosa accade realmente nessuno può saperlo davvero se non loro e i loro clienti. Così come alla domanda se pagano o meno le tasse hanno detto tutte di essere tutte in regola, ma anche in questo caso la veridicità o meno di tali affermazioni è impossibile da verificare via telefono. Tutte invece erano disponibili per spettacoli privati, tipo addio al celibato e roba del genere, con tariffe differenziate a seconda se si richiedeva il classico striptease o altro. Vanessa, infine, dice qualcosa in più rispetto alle altre: “Ho 25 anni, sono di origini versiliesi, e sono una top escort, e nell’ultimo anno ho guadagnato oltre 500mila euro, fra 5 anni smetterò e me ne andrò in Canada dove ho dei parenti e comprerò una fattoria, il mio sogno nel cassetto, e lo realizzerò. Viaggio molto ma i clienti di Lucca sono tutti sempre molto carini con me e non badano a spese, i regali extra non mancano mai, ma chiedono sempre qualcosa in più rispetto a quello che abbiamo concordato come contraccambio. Sono terribili, nel senso buono. Non ho mai rischiato nulla di particolare tranne in pochissimi casi che mi sono rifiutata per troppa stranezza del cliente e in altri in cui non ho più accettato incontri per analoghi motivi. Prevenire è la nostra parola d’ordine e non solo per la nostra incolumità, ma anche quando il cliente diciamo si affeziona in maniera eccessiva o particolare, o fa richieste troppo estreme o assurde. E poi ce ne sono alcuni che non potete nemmeno immaginare chi siano, altro che insospettabili, di più. E da anni. Comunque li capisco, sono davvero molto bella e molto brava e riservata, e il telefono squilla di continuo quando sono da queste parti. Per il resto sono una ragazza come tutte le altre e ho una vita normalissima. Mi diverto al  momento e metto soldi da parte. Non faccio una vita piena di borse e gioielli per capirci, sono molto concreta e penso al mio futuro. Tutto questo finirà tra alcuni anni, e per mia scelta, e non faccio niente di male anche se qualcuno potrà pensare il contrario. Pensino quello che gli pare, non mi importa. Io sono a posto con me stessa”. Nonostante i controlli è impossibile forse frenare veramente qualcosa che è sempre esistito, ammesso che lo si voglia fare (ognuna del proprio corpo fa ciò che vuole) tanto varrebbe regolamentare in modo definitivo questo particolare settore dal punto di vista fiscale e normativo, come in altri Paesi europei, pur con tutte le sue inevitabili implicazioni e contraddizioni, e insidie. L’argomento è aperto già da tempo ormai, e rimarrà aperto ancora a lungo.