Sparò a un vigile del fuoco, revocati i domiciliari all’ex carabiniere

6 dicembre 2022 | 16:05
Share0
Sparò a un vigile del fuoco, revocati i domiciliari all’ex carabiniere

Per Ragoni, 90 anni, stamani si è aperto il processo al Galli Tassi

Sono stati revocati gli arresti domiciliari ad Adelmo Ragoni, l’ex carabiniere in congedo di 90 anni, che è accusato di aver sparato contro un vigile del fuoco che stava cercando insieme ad altri colleghi di entrare nella casa dove l’anziano viveva con il figlio Gianluigi, 44 anni, e che doveva essere sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio. Era la tarda mattinata del 19 gennaio: nell’abitazione di via Bohéme a Torre del Lago c’era anche il figlio che si barricò in casa minacciando le forze dell’ordine.

Dopo una giornata di trattative l’intervento si concluse con un blitz della polizia che fece scattare le manette: padre e figlio furono accusati di tentato omicidio e detenzione abusiva di arma da sparo in concorso. Le loro vicende processuali si sono tuttavia separate. La posizione del 44enne è stata infatti stralciata e adesso si trova nella Rems di Volterra. La perizia psichiatrica, che sarà rinnovata a marzo del prossimo anno, lo ha infatti dichiarato incapace di intendere e volere, e incapace ad affrontare un processo.

Per il padre Adelmo invece questa mattina (6 dicembre) si è aperto il processo di fronte al tribunale in composizione collegiale. L’udienza è stata subito rinviata al prossimo 11 luglio. La revoca dei domiciliari è stata decisa dopo la richiesta del legale difensore dell’anziano, l’avvocato Maria Giovanna Brancati. Una proposta accolta dal momento che non esistono motivi di fuga o di reiterazione del reato.