Lucca, cinque morti sul lavoro da inizio anno e 6052 denunce di infortunio

16 dicembre 2022 | 12:03
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La provincia è al secondo posto in Toscana dietro Firenze per incidenti e al terzo per decessi

Infortuni sul lavoro, la provincia di Lucca seconda in regione solo a quella di Firenze per numero complessivo di incidenti. Tra tutte le regioni, la Toscana occupa una posizione intermedia per i tassi standardizzati di infortunio (in occasione di lavoro) ed una medio-bassa per quelli mortali.

Per quanto riguarda i principali macrosettori, analizzati negli ultimi 5 anni, nel 2019 in Toscana nel settore manifatturiero il tasso grezzo di tutti gli infortuni in occasione di lavoro è risultato più basso del dato nazionale, nelle costruzioni e nel settore dei trasporti e del magazzinaggio invece lievemente più alto; il tasso degli infortuni gravi (almeno quaranta giorni di prognosi o un grado di invalidità permanente) è invece simile al dato nazionale in tutti e tre i macrosettori considerati.

In Toscana gli infortuni, in numeri assoluti, sia denunciati che riconosciuti (che rappresentano circa il 70% dei denunciati) hanno subito un importante decremento negli ultimi venti anni, con una tendenza alla stabilizzazione negli ultimi 4-5 anni. Gli infortuni gravi, sempre in numeri assoluti, appaiono nel ventennio più stabili, con una chiara tendenza alla diminuzione negli ultimi 4-5 anni. Anche per i mortali si nota un progressivo declino nel ventennio considerato, anche se più marcato nel primo decennio. In particolare, la media degli infortuni mortali avvenuti in Toscana degli anni 2016, 2017, 2018, 2019 è inferiore del 70% rispetto all’anno 2000.

Nel testo del report 2022 della Regione Toscana, su dati Inail, il fenomeno infortunistico viene analizzato e descritto in dettaglio per il settore delle costruzioni, alberghiero, estrattivo, trasporti e magazzinaggio, e manifatturiero, con approfondimenti, soprattutto per quanto riguarda quest’ultimo macrosettore, per alcuni particolari settori. Va sottolineato che in termini di distribuzione percentuale, proprio nel settore manifatturiero è presente la più alta percentuale di infortuni, sia a livello nazionale che regionale. In quasi tutti i settori Lucca è sempre dietro a Firenze come numeri totali.

I dati tengono conto anche degli incidenti stradali sul tragitto casa-lavoro e viceversa perché rientrano nel conteggio totale e nei risarcimenti, compresi quelli con esito mortale. La distribuzione percentuale secondo la provincia mostra come il settore cartario riguardi prevalentemente la provincia di Lucca, dove si registra più del 70% dei casi riconosciuti e di quelli gravi. In questa provincia è avvenuto anche l’unico infortunio mortale nel settore.

“La distribuzione percentuale degli infortuni riconosciuti secondo la provincia di accadimento mostra che quasi un quarto dei casi è accaduto nella provincia di Firenze, seguita da Lucca, Arezzo, Pisa. L’analoga distribuzione degli infortuni gravi un leggero eccesso di casi gravi nelle province di Lucca, Livorno e Massa Carrara. Quella degli infortuni mortali evidenzia un forte eccesso di casi mortali nelle province di Arezzo, Prato, Grosseto e Pisa. A tal proposito, occorre notare che il territorio aretino assorbe l’14% degli infortuni riconosciuti contro il 22% degli infortuni mortali, quello pratese il 7% contro il 15%, quello grossetano il 2% contro il 7%, quello pisano il 12% contro il 15%”.

A Lucca da gennaio a ottobre sono state presentate 6052 denunce per infortunio su luoghi di lavoro di cui 5 con esito mortale. Nel primo caso la provincia di Lucca risulta seconda in tutta la regione Toscana, come da dati medi Inail negli ultimi 5 anni, mentre nel caso di morti bianche la Lucchesia è al terzo posto in Toscana ma insieme a Pisa, Siena, Pistoia e Grosseto, dove Firenze e Arezzo sono al primo e secondo posto per lavoratori deceduti.

“Il fenomeno infortunistico, in termini di tasso di incidenza, appare più diffuso nel sesso maschile, il trend è tuttavia in diminuzione in tutti e due i generi, fatta eccezione per il 2020 in cui il tasso di incidenza degli infortuni in occasione di lavoro appare più elevato nel sesso femminile a causa della diffusione del contagio da Covid (riconosciuto come infortunio da Inail, se avvenuto in occasione di lavoro) negli operatori sanitari fra i quali il sesso femminile è fortemente rappresentato”. Il trend è comunque in lieve peggioramento ma con una diminuzione dei morti. Conclude il report: “Si rileva una progressiva lieve riduzione dell’incidenza infortunistica complessiva, tale tendenza è confermata anche per l’incidenza degli infortuni in occasione di lavoro, mentre l’incidenza degli infortuni in itinere (che avvengono durante il normale tragitto di andata e ritorno fra l’abitazione ed il luogo di lavoro) risulta modestamente aumentata. Sugli infortuni in itinere, occorre ricordare che agiscono fattori anche esterni al rischio strettamente lavorativo”.

Ma i dati sono in continuo aggiornamento a cura dell’Inail e sul sito web dell’istituto si possono seguire tutti gli andamenti mensili. Un flusso di dati in perenne evoluzione. La strada verso una maggiore sicurezza sembra ancora lunga.