Contraffatti cronotachigrafo e rilevatore di additivo anti-inquinamento: scatta la maximulta

Continuano incessanti, da parte del Nucleo motociclisti della polizia municipale, i controlli ai mezzi pesanti impegnati nel trasporto internazionale sul territorio lucchese. Sono passati alcuni giorni da quando i motociclisti hanno effettuato un controllo mirato su un autoarticolato ungherese alle prese con un trasporto in un’industria cartaria del territorio.

Il mezzo appariva particolarmente vetusto e, soprattutto, il tappo del serbatoio dell’additivo Ad-blue risultava ricolmo di incrostazioni che lasciavano presumere che non venisse aperto da lungo tempo, segno questo della classica alterazione dell’apparato elettronico anti-inquinamento del mezzo.

I riscontri fatti dal personale sull’impianto elettrico del mezzo hanno, infatti, evidenziato la presenza del “classico” emulatore di segnali lungo i cablaggi elettrici, applicato per risparmiare sui costi dell’additivo. Il veicolo è stato scortato dagli agenti in un’officina specializzata: qui, oltre all’asportazione del dispositivo, gli agenti hanno disposto il relativo sequestro e la redazione del verbale d’infrazione da 301 euro. È emerso inoltre che anche il cronotachigrafo del veicolo (la scatola nera che consente di registrare i tempi di guida e di riposo) risultava fuori norma, infrazione punita dalla normativa europea e nazionale. Quest’ulteriore violazione è costata all’impresa di autotrasporto un verbale di 1732 euro e la sospensione della patente del conducente per un periodo di 15 giorni. Entrambe le sanzioni sono state pagate nell’immediato dall’impresa.