Armi, che passione: dalla caccia al softair a Lucca è febbre per gli acquisti online

30 dicembre 2022 | 14:30
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Armi, che passione: dalla caccia al softair a Lucca è febbre per gli acquisti online

Decine e decine di annunci di compravendite nei siti specializzati

E’ noto a tutti ormai che sul web è possibile ormai acquistare di tutto e tutti i dati relativi dall’e-commerce sono in costante aumento da anni ed esistono anche mercati di nicchia e molto particolari che devono seguire regole altrettanto specifiche a differenza della maggior parte dei prodotti. Il mercato delle armi usate è uno di quelli più singolari e che tramite internet sta conquistando sempre più spazio. E a Lucca stando ai principali siti web specializzati in questo tipo di compravendite vendere e acquistare armi e munizioni varie appare un settore economico florido e in ascesa. La vendita delle armi usate è diventata ormai una pratica alquanto diffusa. La diffusione è garantita grazie ai numerosi mezzi di informazioni disponibili, web in primis, che permettono di rendere semplice e semplice la vendita fra privati.

Le segnalazioni di compravendita sono frequenti tramite il web e proprio grazie a questo mezzo è possibile anche fare quotazioni e consegne. In Italia però i privati non sono autorizzati ad effettuare spedizioni di tale tipologia di oggetti e quindi devono accordarsi direttamente e personalmente con il venditore e fissare un appuntamento durante il quale avverrà lo scambio. La trattativa tra il venditore e il compratore deve essere basata su un rapporto di reciproca fiducia. Il venditore inoltre tramite telefono o tramite e-mail deve comunicare anche lo stato dell’arma. Oggi è possibile denunciare il possesso dell’arma entro 72 ore dalla ricezione. Bisogna anche calcolare in modo accurato le tempistiche ed eventuali giorni festivi oppure delle faccende che potrebbero provocare un ritardo della comunicazione. Sui siti ufficiali delle forze dell’ordine si trovano facilmente tutti i regolamenti e le normative di riferimento per non incappare in errori che potrebbero costar caro: la legge non ammette ignoranza.

Centinaia gli annunci su Lucca e provincia

Navigando su uno dei principali siti del settore e inserendo come parola chiave Lucca viene fuori un mondo che quasi mai attira l’attenzione se non per appassionati, collezionisti, cacciatori, tiratori professionisti e amatoriali, e da alcuni anni i giocatori di sostai o guerre simulata. Centinaia gli annunci relativi al solo mese di dicembre e con una varietà di scelta incredibile. Si trova davvero di tutto e con fasce di prezzo che cambiano in modo sostanziale a seconda del prodotto ovviamente. Si va dalle 200 euro per una gamba monocanna da tiro a segno a 2mila euro per un semiautomatica Smith & Wesson calibro 40. Ma ci sono anche caricatori per pistole Beretta, baionette, carabine da tiro, fucili da caccia, munizione varie, mirini laser e a infrarossi e le mitragliette per il sostai. Ma anche pistole Luger della seconda guerra mondiale a 1500 euro per collezionisti, Winchester da caccia e da tiro, revolver Colt degli inizi del secolo scorso con la dicitura “prezzo da concordare”, fino ai revolver di più grosso calibro, forse le pistole più famose, 44 magnum e 357 magnum. E infine tutte le diverse attrezzature per professionisti o amatoriali. E su Lucca gli annunci presenti sono centinaia, e su un solo sito visionato. Tutti i siti “seri” in ogni singolo annuncio riportano le regole aggiornate per non finire vittime di truffe o nei guai con la giustizia.

I dati in Italia

Impossibile sapere con precisione quante sono le armi nelle case degli italiani. Questo perché ad ogni licenza può corrispondere anche un numero di armi superiore ad uno e, considerando che un italiano su 60 ha la licenza, crediamo che il numero di armi sia ben superiore. Per cercare di quantificarlo possiamo rifarci ad alcune stime. La prima ci arriva dallo Small Arms Survey che parla di 8,6 milioni di armi ad uso civile in Italia. Da questo numero sono quindi escluse tutte quelle in dotazione alle forze dell’ordine, oltre che all’esercito. Ma secondo questa classifica l’Italia è al 14esimo posto al mondo per numero di armi in circolazione, dove ovviamente gli Stati Uniti sono al primo. Che cosa sappiamo di sicuro allora? Il numero di licenze. Ogni anno la polizia di Stato, pubblica un compendio di dati che fa il punto della situazione sull’andamento del suo lavoro, dalla gestione dell’immigrazione irregolare al controllo delle droghe.  Il compendio mostra per ogni anno il numero di licenze di porto d’armi (permessi per la detenzione e il trasporto di una o più armi e delle sue munizioni) in corso di validità per tutte le diverse categorie contemplate della legge: caccia, sport, difesa personale e guardie giurate. Rielaborando i dati degli ultimi sette anni, quindi dal 2013 al 2020, vediamo che il numero totale di licenze valide è aumentato del 9,6 per cento, passando da circa 1,2 milioni nel 2013 a circa 1,3 milioni (1.288.476) nel 2020. La grande maggioranza è rappresentata dalle licenze per caccia (il 50,4 per cento nel 2020) e uso sportivo (45,2 per cento). Lo scorso anno le licenze per difesa personale, più difficili da ottenere, costituivano appena l’1,2 per cento del totale. Insomma un mondo in crescita.