Un Papa che passerà alla storia: addio a Benedetto XVI

31 dicembre 2022 | 11:42
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Un Papa che passerà alla storia: addio a Benedetto XVI

Il ricordo del presidente della Regione, Eugenio Giani

“Con dolore informo che il papa emeritoBenedetto XVI è deceduto oggi 31 dicembre alle 9,34 nel monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”. È didascalica la nota del direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni che annuncia la morte del papa emerito.

“Una morte che ci rattrista – il commento di Eugenio Giani, presidente della Toscana – Oltre ai suoi grandi studi teologici Joseph Ratzinger passerà alla storia come il primo Papa che dopo sei secoli ha avuto il coraggio di dimettersi durante il suo mandato, lo ricorderemo per questo”.

Il 265esimo papa della Chiesa cattolica si era ritirato tra le mura dell’ex monastero Mater Ecclesiae, nella Città del Vaticano, nel 2013 per dedicarsi alla preghiera e ai suoi scritti teologici. Già dai giorni scorsi le condizioni di salute del Papa emerito si erano aggravate per l’avanzare dell’età tanto che papa Francesco aveva chiesto una preghiera al termine dell’ultima udienza generale dell’anno.

“Benedetto XVI è stato il più grande interprete del cristianesimo del Novecento. L’ultimo grande difensore della civiltà occidentale. Colui che meglio di tutti ha svegliato i laici mostrando con chiarezza che i valori di cui si dicono orgogliosi e che sono iscritti nelle nostre carte fondamentali sono in realtà quelli cristiani. E infine il grande intellettuale che sapeva coniugare fede e ragione”. Lo afferma l’ex presidente del Senato, Marcello Pera.

“Ora ci restano poche cose, ma essenziali, da fare: pregare per lui, che ha portato la Croce di Cristo con tanta umiltà; riflettere sulla sua eredità, che è di ricchezza immensa; e accorrere in massa, da tutto il mondo, a rendergli omaggio, evitando la retorica insincera e le lacrime a comando. Non dobbiamo piangerlo, dobbiamo testimoniarlo. Che la sua morte terrena diventi l’occasione della nostra rinascita e fuoriuscita da questa miserevole civiltà in cui siamo precipitati“.

Non varcò le soglie del Parlamento come Papa – fatto, questo, che resta un unicum nella storia repubblicana legato alla figura di Giovanni Paolo II – ma il rapporto tra Joseph Ratzinger e le istituzioni parlamentari segnala una data che resta un riferimento nel dibattito culturale del Paese. Era infatti il 13 maggio 2004 (circa un anno prima della sua elezione al Soglio di Pietro) quando il presidente del Senato dell’epoca, Marcello Pera, ospitò l’allora cardinale Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede e Decano del Sacro Collegio, per una lectio magistralis sulle Radici Spirituali dell’Europa, ieri, oggi e domani, nella Sala capitolare del chiostro della Minerva. +

Nell’agenda delle visite istituzionali di un pontefice presso istituzioni parlamentari – detto, appunto, di quella a Montecitorio del 14 novembre 2002 – ci sono la visita dello stesso Wojtyla al Parlamento europeo a Strasburgo l’11 ottobre 1988, quella all’assemblea generale Onu il 5 ottobre 1995 e al arlamento polacco l’11 giugno 1999. Sarà poi Papa Francesco a tornare a Strasburgo, il 25 novembre
2014.