In carcere lo stalker delle feste vip della Versilia: catturato dopo aver perseguitato noto imprenditore e compagna

Per la polizia avrebbe anche messo zucchero nel serbatoio dell’auto e piazzato microspie per studiare i movimenti della coppia
E’ finito in cella lo “stalker” delle feste vip della Versilia. E’ in carcere dopo aver spiato e perseguitato un imprenditore di Massa e la sua compagna agganciati in uno dei tanti party esclusivi che si svolgono in estate a Forte dei Marmi. La polizia, nel corso di una delicata e complessa attività d’indagine, ha arrestato un uomo di Como, ma domiciliato nella cittadina ‘vip’ della Versilia, per atti persecutori. Contestualmente sono state raggiunte da altre misure cautelari, consistenti nel divieto di avvicinamento, altre otto persone coinvolte a vario titolo nell’attività criminale.
L’attività investigativa, condotta dalla squadra nobile della questura apuana diretta da Antonio Corcione, prende le mosse da alcune denunce di un giovane imprenditore massese e della sua compagna, che decidono di rivolgersi alla polizia per chiedere aiuto, perché esasperati dall’essere continuamente spiati e seguiti, da alcune persone, a loro sconosciute, in ogni momento della loro vita.
Sono seguiti quattro mesi serrati di attività investigativa, condotta anche con le intercettazioni, che hanno fatto luce su un mondo fatto di relazioni, anche con gente importante del mondo dei vip con i quali l’imprenditore si era fatto fotografare ed era in contatto.L’uomo era molto conosciuto nelle feste in Versilia, dove era di casa, soprattutto d’estate, quando si riunisce, per le vacanze, tutto il ‘jet set’ che conta nelle relazioni imprenditoriali e dove quest’ultimo aveva libero accesso.
Un primo arresto, effettuato sempre dalla Mobile apuana, nel maggio del 2021, aveva già evidenziato un comportamento ossessivo dell’uomo nei confronti delle vittime, giunto fino ai pedinamenti, e arrivando finanche alla collocazione di strumenti di rilevazione di posizione a bordo delle autovetture utilizzate dalla persona ‘spiata’. In alcune situazioni era arrivato a pagare persone che si erano introdotte nella proprietà delle ignare vittime per apporre gps alle autovetture o per mettere dello zucchero nel serbatoio di carburante del giovane imprenditore così da indurlo ad utilizzare l’auto dove sopra erano stati montati, abusivamente ed illegalmente, gli strumenti d’intercettazione. Gli accertamenti hanno evidenziato anche i collegamenti con un presunto investigatore privato di origini nordafricane il quale operava abusivamente (proprio perché non aveva alcun titolo professionale per esercitare) che avrebbe avuto il compito di controllare gli spostamenti dell’imprenditore massese.
Singolare scoperta fatta dagli investigatori, nel corso delle intercettazioni, è stata quella del sistematico ricorso a pratiche esoteriche di riti magici, interpellando per gli aiuti alcuni maghi dell’occulto (pagati con parcelle dai 2 mila fino a 200 mila euro) per propiziare un riavvicinamento negli affari con l’ex socio, scomodando finanche gli spiriti ancestrali, gli Orixas brasiliani, per realizzare il suo intento.
Durante il primo arresto la squadra mobile aveva anche rinvenuto nell’abitazione di Forte dei Marmi tutta un’ attrezzatura consistente in fascette di plastica, come quelle utilizzate dagli elettricisti, e spray urticante. L’attività di polizia giudiziaria, coordinata dalla procura della Repubblica di Massa, ha consentito di identificare tutti i personaggi che venivano assoldati dall’arrestato. Anche questa volta sono stati sequestrati tutti gli apparecchi telefonici cellulari e sistemi di videoripresa con cui venivano filmati tutti gli spostamenti delle vittime.
L’uomo è stato portato in carcere a Como ed è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
In questi giorni verranno svolti gli interrogatori di garanzia dove gli indagati potranno chiarire la propria posizione nei fatti coinvolti.