Lutto per la Lucchese: scomparso Scaletta, responsabile marketing dei rossoneri

E’ morto all’età di 62 anni. La società organizza un momento di raccoglimento in occasione della partita di domenica al Porta Elisa
Una morte improvvisa che ha lasciato tutta la società Lucchese 1905 senza parole. Ieri sera (18 gennaio) è scomparso Enrico Scaletta, 62 anni, responsabile marketing della società rossonera.
Scaletta, ha dedicato la sua vita al calcio, iniziando a tirare i primi calci al pallone nell’Atletico Lucca, per poi passare nelle giovanili della Fiorentina e nella Rondinella. Un uomo gentile, educato, sempre pronto a mettersi in gioco e ad accettare le tante sfide quotidiane che il lavoro offriva, sempre con lo stimolo giusto per fare bene.
La sua scomparsa improvvisa ha lasciato tutti senza parole, lasciando nelle persone che lo hanno conosciuto un vuoto incolmabile. “Per la Lucchese 1905 – afferma la società – era un punto di riferimento, assieme al cognato Mario Santoro, si occupava del marketing e delle iniziative promozionali relative alla società rossonera. Ma Enrico era anche un punto di riferimento per il settore giovanile, con i suoi preziosi consigli sui giovani e la sua visione del calcio sempre un passo avanti agli altri”.
Domenica (23 gennaio) – alle 17,30 al Porta Elisa contro il Fiorenzuola – la Lucchese giocherà con il lutto al braccio e prima dell’inizio della gara verrà osservato un momento di silenzio.“Alla famiglia di Enrico, alla moglie e alla figlia le più sentite condoglianze di tutta la Lucchese 1905 – scrive la società -. Ciao Enrico sei andato via troppo presto ci mancheranno la tua esperienza e i tuoi consigli”.
A salutare calorosamente Enrico Scaletta anche il direttore generale della Lucchese 1905 Mario Santoro. “Per me oltre ad essere legato ad Enrico da un rapporto familiare – ha detto Santoro – ho avuto il piacere e l’onore di conoscere un amico vero. Un uomo sempre pronto a stemperare le tensioni e a trovare una linea comune, anche quando la strada sembrava impervia. Una persona fondamentale a livello umano e personale, con il quale ho condiviso un percorso importante della mia vita. Da un punto di vista lavorativo, Enrico per oltre 15 anni è stato il mio più valido collaboratore ed insieme abbiamo condiviso e gioito per i successi professionali che insieme caparbiamente abbiamo ottenuto. Con lui se ne va anche una parte di me e la sua scomparsa lascia e lascerà per sempre un vuoto incolmabile. Cercherò, anche se non potrò mai sostituirlo, di essere vicino alla moglie Angela e ai figli Stefano e Chiara. L’augurio che faccio ad Enrico è di giocare insieme ai campioni che se ne sono andati negli ultimi tempi. E sono sicuro che saprà farsi valere”.