Aggredì a coltellate il fratello e lo zio dopo una lite: confermata la condanna a 2 anni e 8 mesi

I fatti risalgono al 2017 quando la discussione in una abitazione di Capannori degenerò: le accuse erano tentato omicidio e lesioni aggravate
Durante una lite aveva colpito con un coltello e il fratello e lo zio, poi si era pentito e aveva anche risarcito tutti i danni provocati ai suoi parenti. La suprema corte di Cassazione ha chiuso definitivamente il caso giudiziario contro un 52enne di Capannori confermando le decisioni precedenti.
L’uomo era stato condannato dal gup del Tribunale di Lucca, in sede di abbreviato, a 2 anni e 8 mesi di reclusione, beneficiando delle attenuanti per la scelta del rito e soprattutto per quelle dovute al risarcimento. Anche la Corte d’Appello nel 2020 aveva ratificato la decisione del tribunale lucchese e ora è arrivata la parole fine degli ermellini. L’uomo era finito nei guai dopo un violento alterco per motivi legati al lavoro con i suoi parenti che erano andati a casa sua per provare a chiarire alcune questioni, nel gennaio del 2017. Da questo episodio era finito sotto accusa per il delitto di tentato omicidio nei confronti dello zio, perché, “nel corso di una violenta lite, compiva atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionarne la morte, sferrandogli più fendenti con un coltello a serramanico che attingevano l’addome ed il torace, in modo da procurargli lesioni agli organi vitali; il delitto di lesioni aggravate nei confronti del fratello, perché, nel corso della medesima lite, lo spintonava fino a farlo cadere a terra a carponi e lo aggrediva con pugni e colpi utilizzando una torcia e gli procurava una ferita lacero contusa al capo ed una ferita da taglio della regione cervicale destra”.
Con il fratello era in lite ormai da qualche tempo, stando al resoconto giudiziario, da quando per la precisione aveva deciso di mettersi in proprio, con l’aiuto dello zio e continuare da solo il lavoro di spazzacamino che prima aveva condiviso con l’aggressore.
Da quel momento erano iniziate le discussioni e i litigi tra i due fratelli, per questioni di soldi legate alla loro occupazione. Quella sera di gennaio del 2017 dopo l’ennesimo diverbio, le due vittime avevano deciso di andare dal parente per chiarire definitivamente la situazione. Una volta arrivati a casa sua, però, era scoppiata la violenza. L’imputato temendo di essere aggredito era passato alle vie di fatto. Prima si era accanito contro il fratello colpendolo alla testa e poi gli aveva sferrato un fendente al collo con un coltello. Mentre si accasciava perdendo sangue, poi prendeva di mira lo zio con due colpi provocandogli lesioni gravi. L’allarme era scattato immediatamente con l’arrivo nell’abitazione di Capannori di 118 e carabinieri.
Da lì le indagini, l’arresto, e il procedimento giudiziario che ora si è concluso in tutte le sue fasi.