Spende in gioielli e orologi la maxivincita al Superenalotto, viene derubata e poi truffata da un’altra banda che le promette di restituire il maltolto
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Più che una sentenza, quella ai danni di un 49enne di origine sinti, sembra la trama di un film
Ci sono sentenze che vengono fuori da procedimenti giudiziari che intendono far luce su avvenimenti a volte davvero particolari che in alcuni casi sembrano un trama di un film.
È il caso che vede coinvolto un 49enne di Pietrasanta, con diversi precedenti giudiziari, che nel 2020 era finito nuovamente nei guai per una vicenda veramente singolare. L’uomo è stato condannato in via definitiva dalla suprema corte di Cassazione a 3 anni e 6 mesi di reclusione per estorsione e rapina in concorso ai danni di una donna di Reggio Emilia, e fin qui sembrerebbe un processo tra i tanti del genere ma così non è.
La donna un paio di anni prima aveva vinto una cifra molto alta al Superenalotto, e dopo aver incassato la somma milionaria non aveva resistito alle tentazione di spese straordinarie evidentemente senza troppe precauzioni. La 42enne infatti si era riempita la cassaforte di casa con oltre 100mila euro di gioielli e orologi preziosi. Secondo le indagini qualche malintenzionato si era accorto di tali acquisti e una sera tornando a casa la donna aveva trovato la cassaforte aperta e ripulita dai ladri, certamente professionisti. Denuncia tutto alla polizia ma non si ferma solo a questo e inizia una sua personale attività di ricerche della refurtiva.
In queste sue indagini si imbatte nel 49enne di Pietrasanta, ma di origini sinti, che con un suo complice la convincono di conoscere la banda che l’ha derubata e di poter riuscire a recuperare l’intero bottino. Costo di tale operazione di recupero, 15mila euro. La donna acconsente e consegna il denaro. Per sua fortuna (ennesima) la polizia si era resa conto delle strane intenzioni della donna e anche se non erano riusciti a intervenire nell’immediatezza, dopo aver parlato a lungo con la donna hanno ricostruito l’intera vicenda, individuato i due estorsori che erano infine finiti in manette. Ma non avevano nulla a che fare con il furto originario del contenuto della cassaforte.
Erano solo due delinquenti abituali che avendo intravisto la possibilità di un facile guadagno si erano messi in azione. Sono stati entrambi condannati in via definitiva, seppur giudicati con diversi riti, e dovranno anche risarcire la donna dei 15mila euro estorti. La stessa polizia ha invitato la donna a una totale cautela futura visto che la vicenda ha fatto emergere anche la sua vincita al Superenalotto sui media locali.
Il tema di base è molto caldo anche e soprattutto per lo stratosferico jackpot in ballo da mesi ormai per chi dovesse centrare l’agognato 6 al Superenalotto. Casomai, inutile dirlo, massima cautela.