Malattie professionali, a Lucca il maggior numero di pratiche
Le denunce in provincia sono in calo nei primi 11 mesi del 2022 ma le richieste sono le più numerose a livello regionale
Malattie professionali: da gennaio a novembre del 2022 sono in calo le denunce all’Inail, in provincia di Lucca, da parte dei lavoratori. Ma la Lucchesia resta il territorio dove in Toscana si deve registrare il maggior numero di pratiche, ben 1.792. Nei primi undici mesi dell’anno scorso, nel resto della Toscana, risultano, invece, in aumento il numero di richieste, che è schizzato del 12,3%, il 23% in più se prendiamo come riferimento il solo mese di novembre. A dirlo è Epaca Toscana, ente di patrocinio e assistenza per i cittadini e l’agricoltura i Coldiretti sulla base dei dati Inail.
Dal rapporto si rileva che gli uomini sono più colpiti (6.015) delle donne (2.451) e che le malattie più diffuse, tutte in forte crescita rispetto all’anno precedente, si confermano come nel 2021, quelle del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, seguite da quelle del sistema nervoso e dell’orecchio.
Da gennaio a novembre 2022 il numero di malattie professionali è passato da 7.538 dell’anno prima a 8.466 spinte dal settore industria e servizi con 7.512 richieste (+12%), poi dall’agricoltura con 875 (+6%) ed infine conto Stato con 79 (+64%). L’incremento di domande è generalizzato ed interessa otto province su dieci in Toscana. Due sole le province dove le domande sono diminuite: Pistoia (-14%) e Lucca (-1,3%) dove però è da segnalare il maggior numero di pratiche di tutta la regione (1.792). L’impennata più consistente è stata registrata nell’area di Firenze (+ 27%) con 764 domande complessive seguita da Livorno (+16%) con 1.461, Siena (+12,5%) con 225 domande.
Sul versante indennizzi, il dato disponibile è quello del 2021, ed è nazionale, con un aumento dei casi risarciti, oltre a quelli riconosciuti. I dati maggiormente significativi sono per gli indennizzi in capitale, dove passiamo dai 8.119 casi del 2020 ai 8.974 del 2021 (+10,53%) e per quanto riguarda le rendite dirette dove passiamo dai 3.011 casi nel 2020 ai 3.264 nel 2021(+8,40%).